UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

chiave per il rifiorire del platonismo dogmatico nel I secolo a.C 40 .
Fornito un quadro di riferimento, per quanto approssimativo, degli studi concernenti
l’Academia antica e in particolare la figura di Polemone, risulta ormai chiaro quali
considerevoli difficoltà interpretative derivino dalla stato frammentario e eterogeneo delle
testimonianze antiche arrivate fino a giorni nostri 41 . Abbiamo visto come la stessa
testimonianza possa venir impiegata per costruire immagini tra loro divergenti
dell'attitudine filosofica di Polemone: influenzato dal cinismo, oppure interessato al
rapporto tra interrogazione dialettica e applicazione pratica, o anche indifferente alle
puntigliosità della dottrina e campione di prassi etica, Polemone potrebbe essere le tre cose
insieme o anche nessuna. Il contorno della figura di Polemone si fa ancora più incerto
quando si considera che l'unica possibilità di recuperare alcuni aspetti dell'articolazione
del suo pensiero dipende dalla nostra comprensione del suo ruolo all'interno della
complessa impresa filosofica di Antioco d'Ascalona: si noti che il contributo di Antioco
alla tradizione del platonismo è stato considerato altenativamente come la tappa
fondamentale di preparazione del medio- e neo-platonismo, o come un'operazione
sincretica di combinazione del pensiero stoico, academico e peripatetico, o anche come
una sorte di frode filosofica, per cui la selezione arbitraria di elementi dottrinali da varie
scuole di pensiero renderebbe la sua proposta filosofica del tutto inattendibile. Il pensiero
di Polemone potrebbe allora esser stato impiegato fedelmente nell'ambito di un recupero
della tradizione 'dogmatica', oppure potrebbe esser stato piegato alla fusione sincretica di
una molteplicità di tradizioni, oppure potrebbe anche esser stato abusivamente impiegato
in modo del tutto strumentale. Se si può escludere il terzo scenario, anche solo per
'principio speranza', rimane tuttavia notevole la discrepanza tra i primi due: nel primo caso
sarebbe infatti possibile considerare il terzo scolarca come una figura assolutamente
cruciale nella mediazione dottrinale tra la filosofia academica e lo stoicismo, nel secondo
caso invece il pensiero di Polemone risulterebbe oggi accessibile quasi quanto uno degli
ingredienti di una torta all' uscita dal forno.
Marcello Gigante tra il 1976 e il 1978 42 ha pubblicato 140 frammenti su Polemone,
riunendo così la maggior parte delle prove testuali e organizzandole per sezioni tematiche
40 Dillon (2003), p. 175-176.
41 Si noti che recentemente Harold Tarrant ha parlato di Polemone nei termini di « something of a mystery who has
left us few fragments with any philosophical meat in them », v. Tarrant (2007), p. 27.
42 Gigante (1977) ; Gigante (1978), p. 395.
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