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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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(« <br />

») 41 . Certo è che, se davvero Antigono intendeva presentare un punto di vista in qualche<br />

modo critico del genere di vita condotto da Pirrone, uno dei suoi principali interlocutori di<br />

parere quantomeno discordante era proprio Timone, il quale in certi contesti viene considerato<br />

il primo divulgatore 42 del pensiero e dello stile di vita di Pirrone. La critica ha già messo in<br />

risalto la polivalenza della figura di Pirrone nei testi delle fonti che si interessano alla sua<br />

figura 43 e risulta ormai evidente che il quadro fornito da Antigono si discosta ampiamente<br />

dall’«orizzonte metaforico arcaico e sacrale» 44 sul quale invece Timone poneva il proprio<br />

maestro. Che la costruzione antigonea del personaggio di Pirrone si sviluppi secondo linee<br />

opposte rispetto a quelle adottate dal discepolo Timone è chiaro già dall’andamento degli<br />

aneddoti che ad Antigono vengono fatti risalire e che mettono in scena un Pirrone in<br />

difficoltà, inseguito da un cane, spazientito dalla sorella, interpellato da un interlocutore<br />

esterno che punta il dito su una possibile contraddizione tra il comportamento concreto del<br />

filosofo e le sue dottrine.<br />

Antigono sugli academici<br />

Diversamente, le fonti dei bioi dei filosofi academici lasciano affiorare un'immagine<br />

complessivamente benevola delle figure di Polemone, Cratete, Crantore e Arcesilao, che<br />

potrebbe eventualmente suggerire una certa simpatia di Antigono per quest’ultimi. In via<br />

preliminare appare legittimo considerare i quattro filosofi academici come un gruppo<br />

compatto, piuttosto che come individualità singole a causa di certe indicazioni fornite dal<br />

biografo stesso: Polemone, Crantore, Cratete e Arcesilao sono detti aver vissuto in comune e<br />

in perfetta concordia l’uno con l’altro: « Cratete divideva la mensa presso Crantore e questi<br />

vivevano in perfetto accordo () anche con Arcesilao. Arcesilao abitava<br />

con Crantore e Polemone e Cratete insieme a un loro concittadino, Lisicle » 45 . Sempre per<br />

sottolineare la compattezza del gruppo Antigono menziona la scelta peculiare di avere tutti<br />

41 D.L. IX 110-112 = Antigone fr. 5-7 Dorandi. Nel testo di Diogene Laerzio si può anche leggere « Antigono<br />

dice che amava anche bere…» () e che nella sua produzione<br />

letteraria figuravano « versi osceni » (). Tuttavia alcuni editori (v. Wachsmuth (1885)) ritengono<br />

opportuno correggere con , «amico dei poeti»,in ragione del contesto, e<br />

con « Immagini », titolo di un opera di Timone che Diogene cita ai §§ 65 e 105. Cfr.<br />

Diogène Laërce, Vies et doctrines des philosophes illustres, Paris, 1999, pp. 1140, n. 4 e 7, a cura di J.<br />

Brunschwig.<br />

42 v. Di Marco (1989); Clayman (2009), recensito in Dorandi (2010). Si può considerare come decisivo il<br />

trasferimento di Timone ad Atene, centro di vivaci scambi culturali e accesi dibattiti filosofici, dove dimorò<br />

fino alla morte (v. D.L. IX, 110), v. Dal Pra (1950), pp.109-110. Su Timone “profeta” di Pirrone (Sextus<br />

Empiricus, Adv.math. I 53) v. anche Chiesara (2003), p. 35.<br />

43 Ferrari (1981), pp. 337-370.<br />

44 Ivi, p. 369.<br />

45 D.L. IV 22.<br />

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