UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

tornare sulla terra e risolvere i problemi di decadenza culturale e sociale che motivano da
principio il viaggio di Dioniso. Nello stesso contesto Sofocle veniva qualificato come
« » 281 , di buon carattere, estraneo alle dispute, sereno e pacifico. Una tale
caratterizzazione è poi divenuta un luogo comune della critica.
In ogni caso si nota che la selezione di versi che Polemone considera degni d’ammirazione
viene stabilita secondo criteri linguistici e stilistici precisi. Egli di fatto si fa giudice di
questioni propriamente letterarie, interviene, come se fosse un addetto ai lavori, nel vivo
dibattito su quale sia lo stile poetico migliore. E verosimilmente ciò non avviene sulla base
del gusto personale-individuale, quanto piuttosto secondo motivazioni estetico-filosofiche
precise 282 . Il testo di Diogene Laerzio aggiunge poi : « Diceva che Omero era il Sofocle
dell’epopea e Sofocle, l’Omero della tragedia » 283 . Questo giudizio circolare sull’equivalenza
di Omero e Sofocle nei loro generi letterari rispettivi può essere compreso in modo semplice
come l’elevazione di Sofocle a più grande rappresentante del genere tragico, come senza
dubbio Omero lo era per l’epica 284 . Tuttavia è forse possibile estrarre un ulteriore elemento :
se si considera il riferimento a Omero come un riferimento al « maestro dell’Ellade » 285 , al suo
indiscutibile valore pedagogico e culturale, allora il parallelo con Sofocle potrebbe voler
metter in risalto anche il contributo formativo e didattico offerto dal teatro di Sofocle. Ci si
rammenti che già secondo gli insegnamenti platonici, certi tipi di versi sono degni di lode o
meno a seconda dell’influenza che sono capaci di esercitare nell’orientamento e la formazione
dell’anima dello spettatore 286 . L’idea che il poeta sia responsabile per l’effetto dei suoi
componimenti sui concittadini è in realtà molto presente nel mondo greco, come lo
testimoniano tra le altre cose le recriminazioni contro Omero di Senofane e molti passaggi
delle commedie di Aristofane.
Il gruppo di academici che ruota intorno a Polemone è senza dubbio il luogo adatto per
verificare la continuità del rapporto intrattenuto dal filosofo di tradizione platonica e il testo
poetico 287 . Diogene Laerzio riporta una ‘rubrica’ sui gusti letterari anche di Crantore,
Arcesilao e Menedemo : a proposito di Crantore si legge che, tra tutti i poeti, ammirava
281 Aristoph., Rane, v. 82.
282 v. anche la questione dello stile di Euripide in relazione all’attitudine nobile del filosofo in D.L. IV, 18.
283 D.L. IV, 20.
284 A questo proposito cfr. Arist., Poet. III, 1448 a 25-28:
«-
(Sicché da un lato Sofocle sarà un imitatore del
medesimo genere di Omero, perché entrambi imitano persone dignitose, dall’altro di Aristofane, giacché
entrambi imitano persone che compiono azioni e operano – tr. it. a cura di P. Donini) ». cfr. anche Poet.1448b
34 sq.; 1459a 30-37; 1460a 5-8.
285 Cfr. Plato, Resp. 606 e – 607a. Sul tema dell’autorità del poeta in quanto principio della critica letterario nel
mondo greco, v. Verdenius (1983), pp. 14-59.
286 Cfr. Plato, Simp. 209a 4-5 ; Tale è anche il principio delle “riforme pedagogiche” della Repubblica e delle
Leggi, a proposito della poesia.
287 Un primo studio di questo argomento è stato condotto da Gigante (1963), pp. 237-242.
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