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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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della natura, ovvero della conformità dei comportamenti naturali rispetto al fine<br />

ultimo dell'uomo (la virtù). Questo tipo di spiegazione, per quanto in un certo qual<br />

modo elegante, non rende però davvero conto dell'effettiva interazione tra le due<br />

formule nell'etica stoica. Ioppolo (1980), p. 143, n. 5 e ss., propone l'attribuzione<br />

esplicita entrambe le formule a Zenone, considerando tv= fu/sei come esplicitazione<br />

del significato di o(mologoume/nwj, ovvero come affermazione del lo/goj come vera<br />

natura dell'uomo. Striker (1996), p. 223, non ritiene invece evidente quale rapporto<br />

sussista tra le due formule. La prima, promuovendo l'adesione ad un singolo<br />

principio di coerenza, non necessiterebbe di alcun riferimento alla natura per essere<br />

intellegibile, mentre la seconda non spiegherebbe ancora come e perché armonia e<br />

corenza siano il risultato di una vita che segue la natura.<br />

Sembrerebbe infine del tutto verosimile che la tradizione stoica abbia sentito<br />

l'esigenza di esplicitare la formula del telos secondo diverse strategie a seconda dei<br />

contesti. L'insieme delle fonti di fatto converge nel dare l'impressione che la formula<br />

del telos sia stata oggetto di discussione e interpretazione all'interno della scuola<br />

stoica in diversi momenti, per non dire sempre 525 .<br />

L'identificazione del dativo di conformità come un'innovazione di Cleante, come si è<br />

visto, deriva dal testo di Giovanni Stobeo, il quale riporta in questo passaggio la<br />

cosidetta epitome di [Ario Didimo]. La valutazione della validità storica<br />

dell'informazione dipende interamente da un giudizio sull'attendibilità di Ario<br />

Didimo, come 'dossografo', prima ancora che come filosofo. L'unicità<br />

dell'infomazione ha spinto talvolta la critica a preferire la testimonianza concorde di<br />

Diogene Laerzio e Cicerone, ma non sono mancati in tempi recenti tentativi<br />

coraggiosi di riabilitare l'affidabilità storica delle informazioni provenienti da [Ario<br />

Didimo] 526 .<br />

Cfr. Philo, Quod omnis probus liber, vol. ii, p. 470, 27 Mang.<br />

"<br />

"; Clem.Alex., Str. II 21, 129 p. 183 Stählin = SVF 180 :<br />

""<br />

- Adhibeo scientiam : cfr. Fin. II, 34: "His omnibus, quos dixi, consequentes<br />

fines sunt bonorum, (...), Stoicis consentire naturae, quod esse volunt e virtute, id est<br />

525 v. LS (1987), 63-64; Sedley (1989), p. 98, n. 2.<br />

526 Sandbach (1975), p. 53ss.; Kahn (1983), p. 9.<br />

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