UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

εἰσίν.
Bisogna scegliere le proposizioni in tutti i modi in cui si è distinto intorno alla
proposizione, discutendo o le opinioni di tutti o quelle della stragrande
maggioranza o quelle dei sapienti e, di questi, o di tutti o della massima parte o
dei più noti, oppure le non contrarie a quelle che hanno carattere di evidenza* 129
e tutte le opinioni che sono conformi alle arti.
(Top. 105 a 34- b1. Tr. it. M. Zanatta)
ἐκλέγειν δὲ χρὴ καὶ ἐκ τῶν γεγραμμένων λόγων, τὰς δὲ διαγραφὰς
ποιεῖσθαι περὶ ἑκάστου γένους ὑποτιθέντας χωρίς, οἷον περὶ ἀγαθοῦ
ἢ περὶ ζῴου, καὶ περὶ ἀγαθοῦ παντός, ἀρξάμενον ἀπὸ τοῦ τί ἐστιν.
παρασημαίνεσθαι δὲ καὶ τὰς ἑκάστων δόξας (…).
È necessario scegliere le proposizioni anche dai discorsi scritti e fare le rispettive
liste su ogni genere, poste separatamente sotto dei titoli: per esempio, « sul
bene » o « sull'essere vivente », e a proposito di ogni bene, cominciando dal che
cos'è. E bisogna che siano indicate le opinioni di ciascun (…).
(Top. 105 b 14-16. tr. it. M. Zanatta modif.)
Su un'accurata selezione e catalogazione delle opinioni degli altri si costituisce dunque il
fondamento doxastico del metodo dialettico aristotelico. Ne consegue che la presentazione
stessa di un problema passa attraverso l'esposizione delle opinioni molteplici che su di
esso sono state sostenute, ovvero, non sussiste un problema dialettico laddove non vi sia
divergenza [anche solo possibile] d'opinione. Il criterio di selezione delle opinioni inoltre
non può essere casuale ma deve rispettare innanzitutto il 'limite di argomentabilità'
caratteristico della discussione dialettica. Vengono allora escluse tutte le posizioni
'paradossali', nel senso di posizioni che contrastano con la normale percezione dei sensi o
che mettono in discussione le fondamentali consuetudini comportamentali 130 . Dopodiché
vengono selezionate quante più opinioni possibili. Tra tutte le opinioni collezionabili però
129 Un'interpretazione differente di ἐ ναντίας ταῖ ς φαινομέναις è 'contrarie al senso comune', v. Owen (1975); in ogni
caso si tratta di un riferimento polemico nei confronti di quelle posizioni filosofiche paradossali, menzionate poco
prima, come ad esempio quella di Eraclito « che tutte le cose sono in movimento » (Top. 104 b 21-24).
130 Top. 105 a 2-9.
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