18.06.2013 Views

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Nell’Ippeus, il commediografo metteva in scena un padre che, come di consueto nella<br />

Commedia, si lamenta dei cattivi effetti che la formazione filosofico-retorica ha avuto sul<br />

figlio e animato da astio profondo si rallegra che i filosofi siano stati cacciati dall’Attica, con<br />

queste parole :<br />

Questo è l’Academia, questo è Senocrate ?<br />

Ogni bene concedano gli dèi a Demetrio<br />

E ai Nomotheti, perché quelli che – a quanto dicono –<br />

Trasmettono ai giovani i poteri dei discorsi,<br />

Fuori dall’Attica li hanno cacciati alla malora ! 257<br />

Il primo verso è un esplicita lamentela del padre indignato : puntando il dito contro il risultato<br />

rovinoso della formazione filosofica del figlio, il personaggio chiama in causa il prestigio<br />

(ingiustamente) attribuito alla scuola filosofica per antonomasia, ovvero la scuola di Platone,<br />

e ad un suo illustre scolarca, Senocrate, che potevano averlo convinto ad affidare il figlio ad<br />

una scuola filosofica. Il nome di Senocrate, morto all’epoca della rappresentazione ormai da<br />

otto anni circa, presumibilmente, era già sinonimo di autorevolezza, integrità e incorruttibilità<br />

e, chiamato in causa in questo contesto, serve semplicemente a costruire un’opposizione netta<br />

e funzionale all’andamente scenico tra il rispetto legato al suo nome e il degrado o<br />

l’incompetenza delle scuole filosofiche frequentate dal personaggio del figlio. Del resto il<br />

riferimento a « quelli che trasmettono il potere dell’argomentazione », accuratamente scelta<br />

dall’autore, permette di spostare l’attenzione dalla sola Academia all’insieme delle scuole<br />

filosofiche e retoriche, cancellando ogni distinzione tra le diverse impostazioni 258 . In<br />

conclusione, nel caso in cui a fuggire siano stati i soli peripatici, il passo testimonia che<br />

nonostante tutto tra Academia e Peripato si poteva anche non tracciare una distinzione netta,<br />

ovvero che l’uditorio poteva percepirle come una e indistinta realtà. Oppure, diversamente,<br />

possiamo pensare di trovare in Alessi la conferma del fatto che la sorte toccata ai filosofi<br />

ridotti in fuga aveva accomunato gli esponenti delle due scuole e che anche un nobile ateniese<br />

come Polemone abbia abbandonato, seppur per breve tempo, la città. Si tenga tuttavia conto<br />

del fatto che in questa fase della storia dell’Academia è difficile trovare traccie di quel<br />

filomacedonismo che aveva probabilmente attirato sul Peripato i sospetti della ‘restaurata’<br />

democrazia. A proposito di Senocrate, diverse fonti 259 riferiscono che partecipò ad un<br />

257 Athenaeus, XIII, 610e = Kaibel paragr. 91, ll. 10-14 = Alexis, Ippeus (Ippus), fr. 94:<br />

«τοῦτ' ἔστιν Ἀκαδήμεια, τοῦτο Ξενοκράτης;<br />

πόλλ' ἀγαθὰ δοῖεν οἱ θεοὶ Δημητρίῳ<br />

καὶ τοῖς νομοθέταις, διότι τοὺς τὰς τῶν λόγων,<br />

ὥς φασι, δυνάμεις παραδιδόντας τοῖς νέοις<br />

ἐς κόρακας ἔρρειν φασὶν ἐκ τῆς Ἀττικῆς.»<br />

258 v. Arnott (1996), p. 262.<br />

259 Philodemus, De Rhetorica: PHerc 1004 col. 55, PHerc 224 fr. 12, PHerc 453 fr. 4; Acad. Hist. col. VII, 22-<br />

116

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!