UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

spinse Antioco a prendere le distanze dallo scetticismo academico era il desiderio di avere
una propria scuola (Luc. 70), sembra essersi originata una tradizione ostile rispetto ad
Antioco, di cui un chiaro esempio è reperibile nei testi di Agostino (Contra Ac. III, 18, 41:
"faeneus ille Platonicus Antiochus (...) igitur Antiochus, (...), auditis Philone Academico et
Mnesarcho Stoico in Academiam veterem quasi vacuam defensoribus et quasi nullo hoste
securam velut adiutor et cuius inrepserat nescio quid inferens mali de Stoicorum
cineribus, quod Platonis adyta violaret"; De civ. Dei XIX, 3 ex.: "Antiocho...quem sane
Cicero in pluribus fuisse Stoicum quam veterem Academicum vult videri"), il quale sembra
aver preso in considerazione solo l'aspetto critico del rapporto di Cicerone con Antioco.
Agostino sembra convinto che lo scopo di Cicerone fosse solo quello di distruggere la
plausibilità degli argomenti epistemologici avanzati da Antioco a favore del maestro
Filone e non tiene conto dell'ambivalenza dell'impiego da parte di Cicerone di strategie
antiochee nell'ambito dell'etica o nella presentazione storiografica della tradizione
academica 64 . La medesima ostilità rispetto ad Antioco si riscontra in un passaggio di
Plutarco (Cicero 4, 1: "ἐν τοῖς δόγμασιν ἐνεωτέριζεν"; 4, 2: "φιλοτιμίᾳ τινὶ καὶ
διαφορᾷ πρὸς τοὺς Κλειτομάχου καὶ Φίλωνος συνήθεις τὸν Στωικὸν ἐκ μεταβολῆς
θεραπεύων λόγον ἐν τοῖς πλείστοις"), il quale può essere però confrontato con altri
passi plutarchei in cui la figura dell'Ascalonita non viene associata a nessun giudizio
negativo (v. Lucullus 42, 3 : "τῆς παλαιᾶς [scil. Ἀκαδημεία], πιθανὸν ἄνδρα καὶ δεινὸν
εἰπεῖν τότε προστάτην ἐχούσης τὸν Ἀσκαλωνίτην Ἀντίοχον"; Brutus 2, 3) 65 ; Il passo
plutarcheo della Vita di Cicerone riprende il tema del desiderio d'onore (φιλοτιμίᾳ) come
motivazione della disputa che oppose Antioco agli altri esponenti della scuola academica
(cfr. Cic., Luc. 70). Questo tipo di giudizio denigratorio è del resto contestualizzabile
anche nel passo plutarcheo all'interno della disputa epistemologica (v. il riferimento a
"ὑπὸ τῆς ἐναργείας καὶ τῶν αἰσθήσεων" in Plut., Cic. 4, 2), per cui la sua portata deve
essere valutata in relazione alla particolare prospettiva scettico-academica che lo ha
64 Si noti che il testo del Contra Academicos, redatto da Agostino nel momento in cui egli abbraccia un nuovo genere
di vita come 'platonico' e 'cristiano', ha la funzione di lavoro preparatorio per la definizione della sua nuova identità,
in contrasto con un precendente interesse per le posizioni degli academici 'scettici', che egli reperiva in particolare
nel testo ciceroniano degli Academica (v. Retract. I, 1, 1, 4; De vita beata I, 4; Conf. V, 10, 19; Conf. V, 14, 24-25;
Conf. VI, 11, 18; v. O' Meara (1951), pp. 14-18; Testard (1958), pp. 93-97; Mourant (1966), pp. 67-96). L'ostilità nei
confronti di Antioco rientra dunque all'interno di una dinamica di rifiuto generalizzato per la tradizione precendente
alla riscoperta plotiniana del vero 'platonismo', che Agostino ritiene invece di poter leggere in armonia con il
cristianesimo (v. King (1995), vi-xiii). Il rapporto stretto tra le posizioni di Antioco e quelle stoiche potrebbe inoltre
aver motivato la posizione di Agostino contro l'Ascalonita, in quanto pericoloso punto di contatto con la tradizione
materialista.
65 Babut (1969), p. 198, ritiene che il passaggio dalla vita di Cicerone rifletta l'opinione di Plutarco su Antioco, ma è
altrettanto probabile che esso attinga le sue informazioni direttamente o indirettamente dall'opera ciceroniana.
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