18.06.2013 Views

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

che Diogene (o la sua fonte) prenda le mosse da Antigono : « Polemone era figlio di<br />

Filostrato, ateniese del demo di Oion », ma che in seguito volga lo sguardo su un diverso<br />

testo. Da un’altra fonte deriva senza dubbio la data di inizio dello scolarcato, verosimilmente<br />

da Apollodoro. Tuttavia Diogene torna immediatamente a seguire da vicino l’andamento del<br />

testo così come lo testimonia Filodemo, cita Antigono esplicitamente e aggiunge le due<br />

interessanti informazioni sulla giovinezza di Polemone (la sua nobile origine e il processo<br />

subito dalla moglie), anche se queste meglio avrebbero figurato nella parte iniziale della sua<br />

esposizione. È da notare inoltre che tra i due testi non sussiste una reale discrepanza: le<br />

informazioni supplementari fornite dal testo di Diogene si allacciano con precisione a punti<br />

del testo di Filodemo 76 e non entrano in conflitto con esso, piuttosto lo corredano di due<br />

aneddoti aggiuntivi che non è da escludere provenissero anch’essi da Antigono.<br />

Il resoconto antigoneo in ultima istanza costruisce un netto contrasto tra la giovinezza<br />

dissoluta del giovane aristocratico e la sua vita virtuosa da filosofo in seno all’Academia.<br />

Nella descrizione delle sue virtù l’accento è posto sull’impassibilità e dignità della sua<br />

attitudine generale. Il testo di Filodemo menziona il fatto che non mostrava di aver paura dei<br />

cani, anche se uno « di quelli rabbiosi lo aveva attaccato e gli aveva strappato il poplite » 77 ,<br />

che anche negli spettacoli teatrali rimaneva impassibile («» col. XIII 38-<br />

39), che era di statura piuttosto piccola ma aveva qualcosa di nobile « che somiglia ai quadri<br />

che emanano sicurezza di sé e durezza<br />

(), come dice Melanto, perché era<br />

dotato di serietà politicamente efficace () » 78 . Segue<br />

un importante riferimento al fatto che Polemone « provava disgusto per coloro che portano<br />

all’impossibile le questioni teoriche, ritenendo che uno debba esercitarsi nelle questioni<br />

pratiche » 79 , il quale ha fornito la base per un interpretazione della figura di Polemone come<br />

‘campione’ di un’etica della prassi e sul quale dovremo ritornare a più riprese in seguito.<br />

Ulteriori indicazioni riguardo lo stile argomentativo di Polemone, i suoi gusti letterari e il suo<br />

rapporto con la collettività ateniese si susseguono in Filodemo fino alla menzione del giudizio<br />

ammirato di Arcesilao e il paragone con la « razza d’oro » 80 . La lacunosità del testo di<br />

Filodemo ci impedisce di seguire da vicino l’andamento del bios per quasi una ventina di<br />

76 Il motivo dell’uso del denaro è introdotto dal testo di Filodemo nella frase<br />

«/» (XIII, 7-10) e<br />

l’episodio dell’incontro con Senocrate presenta delle affinità con l’episodio del Ceramico menzionato da<br />

Filodemo, v. nota 36.<br />

77 Philod. col. XIII, 20-27.<br />

78 Ivi, col. XIII, 43 – XIV, 3.<br />

79 Ivi, col. XIV, 3-7 (traduzione mia).<br />

80 Ivi, col. XV, 3-10.<br />

69

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!