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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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a) le liste di opinioni dei filosofi su un dato argomento, siano queste etichettate o<br />

meno con il nome di un filosofo, come ad esempio la Carneadia divisio o la Chrysippea<br />

divisio;<br />

b) la suddivisione dell'oggetto di una discussione in genere e specie 128 ,<br />

primariamente funzionale alla definizione sintetica di un oggetto (genere + differenze<br />

specifiche), come ad esempio nella ripartizione dei beni 'secondo Aristotele' nella Dox. A<br />

di Ario Didimo (p. 56, 8-23 Wachsmuth);<br />

e c) l'organizzazione tematica dell'indagine scientifica secondo molteplici<br />

partizioni e sottopartizioni, a partire dalla scansione fondamentale di qewri/a e pra/cij, fino<br />

ad arrivare ad esempio alla diai/resij di Eudoro di Alessandria (Dox. A, p. 42 ss).<br />

Tuttavia per tutte queste tre diverse forme di trattazione organizzata si può riscontrare l'uso<br />

del medesimo termine diai/resij/divisio. Ciò che le accomuna è presumibilmente un<br />

rapporto con la dialettica intesa come tecnica della discussione filosofica.<br />

Come noto, Nei Topici Aristotele esplicita una serie di regole per il controllo della<br />

diai/resij, dove per diai/resij si intende il metodo ereditato da Platone per 'andare a<br />

caccia' della definizione di un oggetto [b)]. Le innovazioni apportate al metodo da<br />

Aristotele rispecchiano il suo diverso paradigma di interpretazione della realtà, per cui la<br />

definizione di un oggetto non equivale alla scoperta delle 'forme' o 'idee' di cui l'oggetto<br />

partecipa, ma interpella cosa esso sia (to£ ti ei)=nai) per mezzo delle categorie dell'essere:<br />

individuato il 'genere' dell'oggetto, si procede a esaminarne la specie, la differenza<br />

specifica, le qualità, gli accidenti essenziali e inessenziali, etc. Sempre nei Topici, inoltre,<br />

Aristotele raccomanda nell'ambito di una qualsiasi ricerca pratica o teoretica di reperire e<br />

selezionare con criterio le opinioni già accreditate:<br />

Τὰς μὲν οὖν προτάσεις ἐκλεκτέον ὁσαχῶς διωρίσθη περὶ προτάσεως, ἢ<br />

τὰς πάντων δόξας προχειριζόμενον ἢ τὰς τῶν πλείστων ἢ τὰς τῶν<br />

σοφῶν, καὶ τούτων ἢ πάντων ἢ τῶν πλείστων ἢ τῶν γνωριμωτάτων, ἢ<br />

τὰς ἐναντίας ταῖς φαινομέναις*, καὶ ὅσαι δόξαι κατὰ τέχνας<br />

128 v. Plato, Phaedrus 266 b; il metodo diairetico ricopre una funzione estremamente importante nei cosidetti dialoghi<br />

della maturità di Platone (Phileb.; Soph.; Polit.). Estensivamente impiegato all'interno dell'Academia antica (v. il<br />

riferimento nella commedia di Epicrate, fr. 11K), il metodo viene approfondito e perfezionato da Aristotele, v.<br />

Balme (1987), pp. 69-89.<br />

lxi

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