UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

B)
Luc. 8: "nec inter nos et eos qui se scire srbitrabantur quicquam interest nisi quod
illi non dubitant quin ea vera sint quae defendunt, nos probabilia multa habemus,
quae sequi facile, adfirmare vix possumus";
Luc. 32: "Volunt enim (...) probabile aliquid esse et quasi veri simile, eaque se uti
regula et in agenda vita et in quaerendo ac disserendo";
Luc. 99: "Etenim contra naturam esset, si probabile nihil esset"; "Sic, quidquid
acciderit specie probabile, si nihil se offeret quod sit probabilitati illi contrarium,
utetur eo sapiens ac sic omnis ratio vitae gubernabitur";
Luc. 121: "modo hoc modo illud probabilius videtur";
Luc. 134: "Distrahor: tum hoc mihi probabilius, tum illud videtur, et tamen, nisi
alterutrum sit, virtutem iacere plane puto. Verum in his discrepant".
v. Glucker (1995).
Dal commento analitico emergono principalmente due elementi degni di nota: a) la
confutazione di posizioni sostenute all'interno del Peripato come occultamente edoniste
costituisce l'obiettivo principale della Chrysippea divisio; b) nonostante l'applicazione dello
strumento dialettico in prospettiva stoica la teoria che viene detta comune a Polemone,
Aristotele e Antioco mantiene agli occhi di Cicerone forza persuasiva. L'intervento teorico di
Antioco, che pone in dialogo la posizione etica di Polemone con la filosofia peripatetica intesa
in senso ampio, sembrerebbe capace di resistere al criticismo stoico. Per quanto riguarda
invece l'uso di espressioni quali ta£ prw=ta kata£ fu/sin e 'prima naturae commoda', uno
studio delle occorrenze tende a mostrare che 1) ta£ prw=ta kata£ fu/sin è generalmente
funzionale alle esigenze critiche di coloro che contestano allo stoicismo un mancato rispetto
delle premesse naturalistiche del discorso etico; 2) 'prima naturae commoda' identifica la
categoria dei beni del corpo e dei beni esterni, prese in considerazione dalla teoria peripatetica
della tripartizione dei beni. Nessuna delle due espressioni viene esplicitamente messa in
relazione dalle fonti con la teoria etica dell'antica Academia.
T. 41 : CICERO, ACADEMICA POSTERIORA – ACADEMICI LIBRI I 9, 34-35.
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