18.06.2013 Views

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

erumque varietas et ingenii magnitudo Platonis memoria et litteris consecrata plura genera<br />

effecit dissentientium philosophorum"). Per questo motivo Antioco avrebbe ritenuto<br />

giustificata la lettura del pensiero di Platone attraverso la lente interpretativa della prima<br />

generazione di discepoli (Luc. 15: "Plato (...) reliquit perfectissimam disciplinam,<br />

Peripateticos et Academicos, (...)"). La consequenza di questa scelta è il defilarsi di Platone<br />

sullo sfondo dietro le ombre, ridotto a figura tutelare, impiegata tutt'al più per provocare la<br />

paradossalità di alcune posizioni stoiche. La critica ha di consequenza sollevato la questione<br />

se, dal punto di vista di Antioco, Platone vada o meno annoverato tra gli 'antiqui', all'interno<br />

della 'vetus Academia'. Dörrie (1987), p. 412, n. 1, p. 483, ha sostenuto che l'occultamento<br />

della figura di Platone si spinge nel pensiero di Antioco fino alle sue estreme conseguenze e la<br />

sua ricostruzione della disciplina degli antichi si sarebbe volontariamente basata soltanto su<br />

quanto attribuibile ai successori di Platone. Tuttavia non è possibile dire che riferimenti<br />

specifici alla dottrina di Platone non siano presenti nei testi ispirati da Antioco: non sono<br />

infatti trascurabili a questo proposito i numerosi riferimenti alla natura dogmatica del pensiero<br />

di Platone posti all'interno degli exposé di Lucullo o Varrone nei testi ciceroniani: l'aggettivo<br />

'perfectissimam' nel passo di Luc. 15, non lascia ombra di dubbio che a Platone,<br />

specificamente, venisse attribuita una dottrina completa, a carattere dogmatico, trasmessasi<br />

per intero attraverso la tradizione vetero-academica; l'exposé di Varrone si spinge fino a<br />

rievocare la teoria delle idee, coerentemente presente anche nella sezione epistemologica della<br />

dottrina degli 'antichi' (cfr. Ac.libri I, 30-31 e Ac.libri I, 33) 564 . Senza ombra di dubbio allora<br />

Antioco presentava la disciplina degli antichi come una forma autorevole della dottrina di<br />

Platone, ma certo non poteva sfuggire alla consapevolezza che la sua non era l'unica<br />

interpretazione possibile. Il primo a presentare con incertezza il rapporto tra Platone e la<br />

'vetus Academia' è Cicerone stesso, in qualità di portavoce della prospettiva 'scettica', v.<br />

Ac.libri I, 46 : "siquidem Platone ex illa vetere numeramus...". Anche dopo tutta l'esposizione<br />

di Varrone, qualche dubbio sul rapporto tra Platone e la dottrina dei suoi successori permane.<br />

Il carattere aporetico dei dialoghi platonici poteva infatti esser enfatizzato in supporto di una<br />

lettura scettica dell'attitudine filosofica di Platone.<br />

Nell'ambito dell'etica, in particolare, il problema del rapporto tra Platone e gli 'antichi<br />

academici' assume risvolti interessanti. Sembrerebbe infatti che Antioco o Cicerone per sua<br />

vece eviti accuratamente di attribuire una formula del telos a Platone o anche solo di<br />

chiamarlo in causa nella discussione del problema della diaphonia in ambito etico 565 . Questo<br />

tipo di cautela appare ancor più interessante qualora si tenga conto dei risvolti posteriori del<br />

564 v. Barnes (1989), pp. 95-96.<br />

565 Cfr. Long (1995), p. 46, secondo il quale la filosofia di Antioco "it is reasonable to conclude, did not<br />

incorporate any distinctively Platonic ethics, treating Plato rather vaguely as the grand authority for his<br />

synthetic amalgam of Academy, Peripatos, and Stoa".<br />

326

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!