UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

semina".
All'interno di un'esposizione della Carneadia divisio, il concetto di ta£ prw=ta
kata£ fu/sin viene associato a un'elenco di elementi che ruotano intorno alla
nozione di 'conservazione del corredo naturale dell'uomo': il primo elemento della
lista – 'incolumitas conservatioque omnium partium' – comprende giù in sé gli
elementi successivi, che ne sono in un certo qual modo la conseguenza diretta: la
salute, l'integrità degli organi di senso, l'assenza di dolore, le forze fisiche, la
bellezza etc. sono potenzialmente il risultato della 'salvaguardia e conservazione
di tutte le parti' dell'uomo, la quale diventa il nucleo originario della lista di cose
'quae prima secundum naturam sunt'.
2) Fin. V, 45: "In enumerandis autem corporis commodis si quis
praetermissam a nobis voluptatem putabit, il aliud tempus ea questio differatur.
Utrum enim sit voluptas in iis rebus
quas primas secundum naturam
diximus necne sit, ad id quod agimus nihil interest. Si enim, ut mihi quidem
videtur, non explet bona naturae voluptas, iure praetermissa est. Sin autem est in
ea, quod quidam volunt, nihil impedit hanc nostram comprehensionem summi
esse
boni; quae enim constituta sunt prima naturae, ad ea si voluptas accesserit,
unum aliquod accesserit commodum corporis neque eam constitutionem summi
boni quae est proposita mutaverit".
Il passo accenna alla vexata quaestio sulla presenza o meno del piacere tra i primi
oggetti di appetizione naturale. Ancora più rilevante ai fini della presente indagine
è che dal passo si evince la relazione parte-insieme che sussiste tra 'commoda
corporis' e 'res quae primae secundum naturam sunt'. Inoltre sembrerebbe
legittimo porre sulla medesima linea sinonimica le tre espressioni: res quae
primae secundum naturam sunt – bona naturae – prima naturae.
Queste osservazioni sono valide per quanto riguarda il V libro del De finibus e la
particolare prospettiva storico-filosofica che ne determina la forma e il contenuto.
Senza pretendere di determinare l'esatta estensione dell'influenza di Antioco
nell'esposizione della filosofia peripatetica del V libro, ci si limita qui a constatare
che nel resto del corpus filosofico ciceroniano, l'uso di espressioni quali 'res quae
primae secundum naturam sunt' è estremamente limitato, se non espressamente
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