18.06.2013 Views

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

degli avvenimenti esterni, come ad esempio l'integrità delle membra del corpo, che<br />

può essere compromessa da un puro accidente. Tuttavia risulta chiaro come, almeno<br />

in ambito stoico, l'elemento centrale nel discorso sulle 'cose in accordo con la natura'<br />

sia rappresentato dalle disposizioni interne al soggetto, le inclinazioni o tendenze<br />

naturali, piuttosto che i beni oggettivi che la disposizione interna persegue. Un'azione<br />

o un oggetto si dice 'secondo la natura' non di per sé, ma verosimilmente se è stato<br />

scelto o selezionato in base ad un'inclinazione naturale. Il termine viene invece<br />

impiegato in questo contesto per designare il ruolo che gli stessi oggetti che gli stoici<br />

qualificavano come kata£ fu/sin hanno però nell'ambito di una teoria etica<br />

caratterizzata da un approccio diametralmente opposto rispetto a quello stoico, per<br />

designare cioè il ruolo dei beni ta£ swmatika£ e ta£ ekto/j per esempio nell'etica<br />

peripatetica. Si assiste dunque in questo contesto a un processo di mutuazione<br />

terminologica non senza conseguenze dal punto di vista filosofico. Il linguaggio di<br />

due istanze antagoniste risulta uniformizzato, ma ciò non toglie che lo stesso<br />

concetto rivesta all'interno delle due teorie etiche funzioni molto diverse tra loro.<br />

v. Cic., Fin. III, 62 – 68: L'influsso che il piano naturale esercita sulle azioni<br />

umane, il quale dimostra la naturale relazione di accomodamento e appropriatezza<br />

dell'uomo a se stesso, si manifesta al livello della propensione (66: propensi sumus),<br />

della volontà (62: et procreari vellet; 65: ut prodesse velimus quam plurimus; 68: ut<br />

sapiens velit gerere etc.), dell'amore (62: amentur; diligi procreatos) portato verso<br />

certi oggetti. Ai fini del discorso a fondamento dell'etica stoica il piano oggettivo non<br />

trova nessuno spazio, se non come teatro della manifestazione di una disposizione<br />

soggettiva e in accordo con la natura.<br />

Epictetus, Diss. II, 6, 9 (SVF III, 191 = LS 58 J)<br />

διὰ τοῦτο καλῶς ὁ Χρύσιππος λέγει ὅτι ‘μέχρις ἂν ἄδηλά μοι ᾖ τὰ ἑξῆς, ἀεὶ τῶν<br />

εὐφυεστέρων ἔχομαι πρὸς τὸ τυγχάνειν τῶν κατὰ φύσιν· αὐτὸς γάρ μ' ὁ θεὸς<br />

ἐποίησεν τούτων ἐκλεκτικόν.<br />

D.L. VII, 86 (57 LS; SVF III 178): "Ma, poiché agli animali razionali è stata<br />

concessa la ragione, per una più perfetta dignità, per questi, giustamente, il vivere<br />

secondo natura coincide con il vivere secondo ragione, infatti la ragione si<br />

sovrappone in qualità di artefice all'istinto (tou= de£ lo/gou toi=j logikoi=j kata£<br />

teleiote/ran prostasi/an dedome/nou, to£ kata£ lo/gon zh=n o)rqw=j gi/nesqai<br />

296

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!