UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

ellenistica arriva velocemente a designare una lezione impartita da un filosofo, la
scuola filosofica in senso tecnico (e.g. il testamento di Stratone in D.L. V, 62 :
καταλείπω δὲ τὴν μὲν διατριβὴν Λύκωνι) o anche il luogo dove le lezioni si
tengono. A conferma della componente istituzionale veicolata dall'uso di questi
due termini si può menzionare il fatto che la filosofia di Pirrone, anche nella sua
trasmissione a Timone di Fliunte, non avendo mai assunto un carattere
propriamente istituzionale, non viene mai designata nelle fonti né/ come sxolh/,
né come diatribh/. Come si impegna a dimostrare Glucker (1978), p.166-173, il
termine greco ai( /resij invece non implica un riferimento alla struttura
istituzionale di una scuola filosofica, ma a qualcosa di più astratto: l'attitudine o la
disposizione teorica. L'uso del termine tende poi ad evolversi nei contesti di tipo
filosofico verso la designazione di un gruppo compatto di persone distinguibile in
base alla condivisione di una medesima affiliazione filosofica: v. Ippoboto, Περὶ
αἱρέσεων (D.L. I, 19); Diodorus Siculus, BH II, 29, 4-6, sul proliferare degli
indirizzi di pensiero delle scuole filosofiche presso i greci ("e)rgolabi/aj e(/neken"
- "oi( d' /Ellhnej (
tou= kata£ th£n e)rgolabi/an ke/rdouj stoxazo/menoi koina£j
ai(re/seij kti/zousi", a scopo lucrativo), posto a confronto con la modalità
paternalistica di apprendimento delle scienze presso i caldei; Plut., Quaest.conv.
673 c; etc.
b) ta£ do/gmata (cfr. D.L. II, 97; D.L. III, 47; D.L. VII, 38; D.L. X, 16) - a
indicare un sistema filosofico determinato (v. Luc. 129: "post Epicurus, cuius est
disciplina nunc notior"; Fin. I, 28; Fin. I, 37; Off. I, 5-6; Ac. libri I, 35 = T. 41:
"Zeno ...corrigere conatus est disciplinam"; Fin. IV, 21: "nova...disciplina!"; Ac.
libri I, 43: "verum esse autem arbitror, ut Antiocho nostro familiari placebat,
correctionem veteris Academiae potius quam novam aliquam disciplinam
putandam"; ND I, 6: "desertae disciplinae et iam pridem relictae patrocinium
necopinatum a nobis esse susceptum"; Ac. libri I, 33: "auctoritatem veteris
disciplinae"; Luc., 117; 131 = T. 39; ND I, 11; Luc., 7; Tusc. V, 83) – cfr. l'uso dei
termini ratio (Tusc. I, 8; Tusc. I, 53; Off. III, 52; Fin. I, 13; Fin. III, 15; Div. II,
100; etc.) e sententia (Fin. III, 41; ND II, 2; Luc., 70; Tusc. I, 49; etc.).
c) me/roj filosofi/aj (D.L,. I, 18) - una parte di un sistema filosofico (v. Fin. IV,
6; l'etica: Off. II, 6: disciplina virtutis; Fin. I, 17: beatae vitae disciplinam; Tusc.
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