UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

confronti delle sensazioni: «(Pirrone) si comportava in modo conseguente anche nella vita
(), nulla scansando e da nulla guardandosi, stando saldo di fronte
a tutto ( ), carri, se capitasse, precipizi o cani, nulla affatto concedendo ai
sensi (). Ma veniva salvato, secondo quanto
raccontano coloro che seguono Antigono di Caristo, dagli amici che lo accompagnavano» 37 . Il
comportamento indifferente di Pirrone di fronte ai pericoli del mondo sta a dimostrare la
coerenza tra la sua posizione filosofica e la sua vita. Tuttavia l’apprezzabile consequenzialità
tra teoria e pratica nella figura di Pirrone non impedisce che riecheggino qua e là nel testo le
risate della servetta tracia che deride Talete caduto nel pozzo. Se da un lato l’attitudine
generale di Pirrone poteva essere sfruttata dalla tradizione scettica posteriore, in quanto
descrizione della possibilità reale e concreta dello scetticismo, ci troviamo qui di fronte ad una
almeno parziale critica di tale attitudine. L’immagine della cerchia di amici, che segue Pirrone
ovunque vada per impedire che si faccia del male, di fatto contiene in sé qualche cosa di
ridicolo, tant’è che Enesidemo, filosofo del I secolo a.C., impegnato nel recupero di un
fondamento pirroniano per l’ scettica, fornirà un immagine del comportamento di
Pirrone antitetica rispetto alla tradizione originatasi con Antigono 38 . Risalenti ad Antigono
sono inoltre due aneddoti che rafforzano i dubbi sulla coerenza interna della figura di
Pirrone 39 : l’uno narra che Pirrone inseguito da un cane si sia rifugiato sopra ad un albero e
che agli spettatori che si prendevano gioco di lui abbia risposto con la celebre frase: « è cosa
ardua trovar scampo dall’uomo »; l’altro invece racconta come Pirrone si fosse arrabbiato con
sua sorella a proposito di un sacrificio da compiere e come, rimproverato da un amico, perchè
non si comportava in accordo né con i suoi discorsi né con la sua impassibilità, abbia risposto:
« È forse nei confronti di una donna che si deve dar prova di impassibilità? » 40 .
Su Timone di Fliunte invece le informazioni provenienti da Antigono su base accertabile sono
meno numerose, ma sappiamo almeno che, oltre alla ricchezza e varietà della produzione
letteraria, veniva menzionato il fatto che Timone era amante dei giardini e si occupava
principalmente dei propri affari
37 D.L. IX 62; tr. it. a cura di Decleva Caizzi (1981b), v. T6 p. 31 e p. 85; v. commento pp. 150-156.
38 Ivi. v. l’espressione « ». Enesidemo diceva invece che
Pirrone « non agiva in ogni circostanza senza precauzioni () ».
Per un vaglio critico delle diverse tradizioni che alla figura di Pirrone hanno fatto riferimento v. Decleva
Caizzi (1981a).
39 Aristocles ap. Eusebius, Praep. Evang. XIV, 18, 26; D.L. IX, 66 = Antigone frr. 4A e 4B Dorandi. Cfr.
Pirrone T. 15A-15B Decleva Caizzi, commento p. 166, dove si sottolinea come “nell’insieme questi aneddoti
non siano solo il frutto di tradizioni ostili e maligne” nella misura in cui “contribuiscono a chiarirci il senso
della posizione di Pirrone”.
40 È da notare che in Aristocle di Messene (ap. Eusebius) si fa riferimento all’ di Pirrone
(« »), mentre in Diogene Laerzio il termine
utilizzato è (« »), v. oltre.
60