UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

all'interno delle scuole filosofiche è quello di classificare ogni tappa secondo due
fondamentali alternative; la scelta si riduce infatti a: trasmissione fedele
(conservazione) vs intervento innovatore da parte del singolo (rovina).
- ea quae a superioribus acceperant tuebantur: l'insegnamento filosofico
all'interno dell'Academia di Polemone in questo contesto viene concepito come
ricezione e conservazione di un patrimonio. Il punto di vista della storiografia
antiochea riduce il ruolo del discepolo rispetto al maestro a quello di conservatore
acritico delle dottrine impartite. Questo tipo di testimonianze sembra dare
sostegno all'opinione predominante tra gli interpreti secondo cui all'interno
dell'Academia antica si sarebbe attuato un consolidamento dogmatico della
dottrina platonica. Tuttavia si tenga presente che ogni distinzione tra attitudine
'dogmatica' e attitudine 'scettica' si origina solo a partire dall'affiorare di un istanza
scettica, per cui risulta chiaro che ogni valutazione sul 'dogmatismo' degli antichi
è in un certo senso il risultato di una retroproiezione storica.
Cfr. Philod., Acad.Hist. Col. XVIII, 7-13 = T. 1 bis: kai£ to£ me£n prw=ton ei)p[ei=n]
qe/sin e)pexei/rei kata£ th£n Pl[a/tw]no/j te kai£ Speus[i/]ppou [dia]mei/nasan
e( /wj Pole/m[wno]j ai( /[re]sin: [me]ta£ me£[n ou)=n au)]to£n pa[rec]e/bh t[o£ th=j )
Aka]dhmeikh=j a)gwgh=j [......]sh sxh=ma. Krämer (1983), p. 154 cita la
testimonianza del personaggio di Varrone e quella contenuta nel testo di Filodemo
a sostegno di un'idea di continuità senza mutamenti nei metodi e nelle tematiche
trattate all'interno dell'Academia antica fino a Polemone. L'accento posto sulla
'deviazione' successiva ([me]ta£ me£[n ou)=n au)]to£n pa[rec]e/bh), verosimilmente
imputabile ad Arcesilao, mette il passo filodemeo in relazione alla medesima
propaganda antiochea che dà forma al testo ciceroniano. Le informazioni dei due
testi non dovrebbero allora essere impiegate acriticamente come testimonianze
imparziali sulle pratiche e le dottrine della fase più antica della storia
dell'Academia.
- Iam Polemonem audiverant assidue Zeno et Arcesilas: Zenone e Arcesilao
vengono strumentalmente posti sullo stesso piano per il fatto di aver entrambi
'frequentato' Polemone, cfr. T. 21 = Strabo, Geogr. XIII, 1, 67. Altre testimonianze
insistono piuttosto sul legame tra Arcesilao e Crantore (v. DL IV, 29-30), ma in
quanto membro dell'Academia nel periodo in cui questa era diretta da Polemone,
non è scorretto dire che Arcesilao sia stato discepolo di Polemone. Il testo opera
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