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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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οὐκ ἐφ' ἡμῖν δὲ τὸ σῶμα, ἡ κτῆσις, δόξαι, ἀρχαὶ καὶ ἑνὶ λόγῳ ὅσα οὐχ ἡμέτερα<br />

ἔργα. καὶ τὰ μὲν ἐφ' ἡμῖν ἐστι φύσει ἐλεύθερα, ἀκώλυτα, ἀπαραπόδιστα, τὰ δὲ<br />

οὐκ ἐφ' ἡμῖν ἀσθενῆ, δοῦλα, κωλυτά, ἀλλότρια". cfr. Scholia in Luciani Vitarum<br />

Auctio 21, p. 127, 10-18 Rabe.<br />

La frase in oggetto intende escludere la validità della terza formula, tuttavia<br />

l'argomentazione che essa riassume, in questa forma così sintetica, rimane incerta.<br />

Nel passaggio successivo di Fin. IV, 26, Cicerone lascia intendere che, in una<br />

determinata prospettiva, gli stoici avrebbero argomentato che le 'cose in accordo con<br />

la natura' non rientrano nell'ambito delle cose su cui l'uomo esercita un potere, non<br />

mancando per altro di sottolineare la problematicità di una tale teoria delle 'cose in<br />

accordo con la natura' rispetto alla teoria dei 'doveri'. Se, in che modo e contro chi,<br />

gli stoici avessero effettivamente impiegato l'argomento 'in nostra potestate', il testo<br />

non lo dice e un certo numero di ipotesi è formulabile.<br />

Sulla falsa riga di un'idea comune, come quella espressa da Aristotele in EN 1095 b<br />

25-26, secondo la quale "il bene è qualcosa di appropriato e difficile da perdere<br />

(ta)gaqo£n d' oi)kei=o/n ti kai£ dusafai/reton ei)=nai)", il fine viene concepito in epoca<br />

ellenistica come dipendente dal soggetto, piuttosto che da circostanze indipendenti da<br />

esso, come qualcosa su cui il soggetto esercita un possesso stabile. Con ciò si<br />

delimita lo spazio per un concetto di 'responsabilità morale', per cui l'uomo è<br />

considerato a pieno titolo l'artefice delle azioni 'buone' che compie. Ma cosa significa<br />

invece che "le cose in accordo con la natura" non dipendono dalle azioni umane?<br />

Almeno due sono le interpretazioni possibili:<br />

a) 'non in nostro potere' può equivalere a 'non volontario': nel caso delle 'cose in<br />

accordo con la natura', il soggetto non sceglierebbe liberamente, ma seguirebbe le<br />

inclinazioni naturali. In questo caso la scelta non sarebbe dipendente dalla rettitudine<br />

della disposizione soggettiva dell'individuo, quindi non sarebbe degna nè di lode nè<br />

di biasimo. In altri termini 'le cose secondo la natura' sarebbero da considerarsi sotto<br />

il dominio delle leggi di natura, regolate pressoché deterministicamente, ovvero<br />

inaccessibili all'esercizio della volontà dell'uomo.<br />

b) 'non in nostro potere' può significare 'fuori dal nostro controllo'. 'Le cose in<br />

accordo con la natura' comprenderebbero alcuni elementi soggetti alla fortuna, su cui<br />

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