UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

organico della virtù dai primi istinti d'autoconservazione fino allo sviluppo della vita in
società, che certamente manifesta punti di parziale contatto con la teoria esposta da Catone nel
III libro [v. 1) Commendatio naturae; 2) Natura & Ars sapientiae], ma che difficilmente può
essere considerata l'ispiratrice dell'originalità teorica dello stoicismo. Particolare attenzione
merita l'esplicitazione nella lista dei principia naturalia della bipartizione antropologica in
anima e corpo, la quale rappresenta probabilmente il vero punto di rottura con lo stoicismo,
nella misura in cui fornisce la base sulla quale determinare lo statuto dei beni del corpo a
fianco a quello dei beni dell'anima. Si noterà allora che il riferimento agli 'antichi' era
funzionale ad una critica dell'intellettualismo di Crisippo già in quello che ci è dato ricostruire
del pensiero di Posidonio (v. Galenus, De Placitis Hippocratis et Platonis, IV, 424 pp. 288 De
Lacy = fr. 158 Edelstein-Kidd: "οὔκουν ἀσυλλόγιστοι τῆς παύλης τῶν παθῶν εἰσιν αἱ
αἰτίαι, καθάπερ ὁ Χρύσιππος ἔλεγεν, ἀλλὰ καὶ πάνυ σαφεῖς τῷ γε μὴ βουλομένῳ
φιλονεικεῖν τοῖς παλαιοῖς. οὐδὲν γὰρ οὕτως ἐναργές ἐστιν, ὡς τὸ δυνάμεις τινὰς ἐν ταῖς
ἡμετέραις εἶναι ψυχαῖς ἐφιεμένας φύσει, τὴν μὲν ἡδονῆς, τὴν δὲ κράτους καὶ νίκης"; ivi, ,
460-461, p. 318 De Lacy = fr. 160 Edelstein-Kidd). In questo caso si tratta di radicare l'origine
delle passioni nelle due funzioni dell'anima che affiancano la razionalità nella concezione
platonica dell'anima tripartita. L'uso del pensiero degli antichi da parte di Posidonio 549
rappresenta un parallelo rispetto all'operazione di Antioco degno di nota 550 ; cfr. Critolao fr. 11
Wehrli.
T. 46 : CICERO, DE FINIBUS BONORUM ET MALORUM IV, 18, 50-51.
Illud vero minime consectarium, sed in primis hebes, illorum scilicet, non tuum, gloratione
dignam esse beatam vitam, quod non possit sine honestate contingere, ut iure quisquam
glorietur. Dabit hoc Zenoni Polemo, etiam magister eius et tota illa gens et reliqui qui,
virtutem omnibus rebus multo anteponentes, adiungunt ei tamen aliquid summo in bono
finiendo. Si enim virtus digna est gloratione, ut est, tantumque praestat reliquis rebus ut
dici vix possit, et beatus esse poterit virtute una praeditus, carens ceteris, nec tamen illud
tibi concedet, praeter virtutem nihil in bonis esse ducendum.
549 Sulla figura di Posidonio nei testi di Cicerone: Ad Att. II, 1, 2; Fin. I, 6; Tusc. II, 61; ND I, 6; I, 123; De fato
5.
550 v. Burkert (1965), p. 181: « Antiochos vollzog die Umkehr zu einem neuen Dogmatismus, den er in der
Alten Akademie von Platon bis Polemon vorgegeben fand. In gewissem Grade hat er damit das Platonbild,
das Panaitios und Poseidonios entwickelt hatten, in die Akademie heimgeholt ».
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