UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

di cui le nuove istanze filosofiche del periodo ellenistico si arrogano la paternità. Se Polemone
academico fosse il vero Pirrone e il vero stoico, non ci sarebbe ragione alcuna di uscire dalla
scuola di Platone per cercare quei contenuti filosofici specifici a cui si associano generalmente
pirronismo e stoicismo. Si noterà inoltre che esistono altri contesti (v. T. 37 : Cic., Leg. I, 37-
38), apertamente polemici, in cui l'istanza stoica viene ridotta a mera ripetizione (o mero furto
v. T. 31 : DL, VII, 25 ; Cic., Tusc. V, 34) di contenuti già academici. Tuttavia se questa
prospettiva abbonda nelle fonti, tanto da diventare la versione più diffusa dei rapporti tra le
due scuole, lo si deve imputare innanzitutto e prevalentemente all'assenza di una fonte che
riporti esaurientemente anche il punto di vista stoico sulla questione.
Elementi di cronologia
Si noti inoltre come nel testo di Filodemo sia assente, almeno nelle parti di esso conservatesi,
ogni riferimento alla morte di Polemone, alla sua cronologia o alle dinamiche di successione
alla guida dell’Academia. Come già menzionato, Diogene Laerzio poteva attingere da
Apollodoro l’informazione sulla data in cui, dopo la morte di Senocrate, Polemone prese la
direzione della scuola, ovvero nel 314/313 a.C. Tale dato concorda con quanto si legge anche
nella vita di Senocrate in Diogene Laerzio: « (Senocrate) Fu successore di Speusippo sotto
l’arconte Lisimachide e fu scolarca per venticinque anni, cominciando nel secondo anno della
CX Olimpiade » 101 . Più difficile è stato invece determinare in modo pienamente convincente
la data della morte di Polemone: le indicazioni di Diogene non sono di fatto sufficientemente
esaurienti e si è creduto invece trovarne notizia nelle linee iniziali della colonna Q
dell’Academicorum historia di Filodemo. In ragione della corruzione del testo si legge infatti
della morte di un personaggio senza poterne leggere il nome, avvenuta « durante l’arcontato
di Filocrate » ; in considerazione del contesto e del fatto che nelle linee seguenti si fa
riferimento alla successione di Cratete a Polemone nella direzione della scuola, è stato in un
primo tempo congetturato che l’indicazione della morte riguardasse Polemone stesso. Più
sicura appare l’indicazione contenuta nel Chronicon di Eusebio/Girolamo, che pone la morte
di Polemone nel terzo anno della CXXVII Olimpiade, ovvero nel 270/269. Proprio dal
tentativo di conciliare queste due testimonianze è nato un certo disaccordo della critica sulla
datazione dell’arcontato di Filocrate e dunque anche della morte di Polemone. Gli studi di
Tiziano Dorandi 102 mostrano da ultimo in modo esaustivo che, tenendo ferma la testimonianza
di Eusebio/Girolamo, è conveniente ipotizzare che le prime linee della colonna Q di Filodemo
101 D.L. IV, 14. Cfr. Apollodoro, frr. 345 e 346 Jacoby.
102 Dorandi (1991b), pp. 3-6.
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