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UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE POLEMONE L ... - e-Sorbonne

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fornisce la possibilità di un orientamento nel mondo senza implicare un assenso da parte<br />

del soggetto. Il concetto ricopre inoltre una funzione cruciale nell'interpretazione<br />

ciceroniana del metodo academico. È evidente infine che anche gli esiti più recenti del<br />

dibattito epistemologico presuppongono un riferimento agli strati precedenti e allo stesso<br />

tempo che l'esposizione ciceroniana non può essere ridotta a un semplice resoconto<br />

storico 109 .<br />

De Finibus III-IV :<br />

Lo scambio dialettico tra Cicerone e Catone implica almeno tre fasi precedenti del<br />

dibattito etico : Ad una I fase del dibattito appartiene la polemica che ha opposto stoici e<br />

peripatetici sulla questione del telos, in cui gli stoici avrebbero difeso la completa<br />

autosufficienza della virtù rispetto alla felicità umana e i peripatetici avrebbero invece<br />

argomentato a favore della rilevanza di altri beni ai fini della felicità, v. Fin. II, 68:<br />

"Pugnant Stoici cum Peripatetici. Alteri negant quidquam esse bonum nisi quod honestum<br />

sit, alteri plurimum se et longe longeque plurimum honestati, sed tamen in corpore et<br />

extra esse quaedam bona. Et certamen honestum et disputatio splendida! Omnis est enim<br />

de virtutis dignitate contentio". La tesi stoica secondo la quale la virtù è l'unico bene si<br />

pone in aperta opposizione rispetto alla posizione aristotelica secondo la quale una<br />

molteplicità di beni contribuisce alla piena realizzazione della felicità umana. Esiste<br />

inoltre un dibattito interno allo stoicismo sullo statuto di ta£ adiafora/, ovvero di tutti<br />

quegli elementi nei confronti dei quali si esercita una appetizione naturale, che lo stoico<br />

dissidente Aristone di Chio insisteva nel dichiarare perfettamente indifferenti, in polemica<br />

con le proposte terminologiche di Zenone, che invece, come si è visto, in relazione<br />

all'orientamento pratico sembrerebbe aver distinto al loro interno due categorie: le cose<br />

preferite, le cose respinte (prohgme/na o a)poprohgme/na) 110 ; La disputa tra Zenone e<br />

Aristone può essere inoltre collocata all'interno di un dibattito intrascolastico più ampio in<br />

cui l'etica stoica era tenuta a rispondere alle obiezioni peripatetiche su come si determina<br />

praticamente l'azione dell'uomo.<br />

Nella II fase del dibattito Carneade si inserisce nel contesto polemico, affermando<br />

non possint, in altero autem alia visa esse probabilia, alia non probabilia, ; itaque quae contra sensus contraque<br />

perspicuitatem dicantur ea pertinere ad superiorem divisionem, contra posteriorem nihil dici opponere; quare ita<br />

placere, tale visum nullum esse ut perceptio consequeretur, ut autem probatio, multa"<br />

109 v. Lévy (1992a), in part. p. 2.<br />

110 v. Ioppolo (1980), in part. pp. 149-154.<br />

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