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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Figura 3.3: Sistema ionico<br />

Poiché l’alfabeto greco classico conteneva solo 24 lettere, vennero aggiunti<br />

tre antichi simboli, in modo da ottenere i 27 simboli necessari (stigma=6,<br />

koppa=90, sampi=900).<br />

La scrittura di un numero si otteneva per giustapposizione di questi simboli,<br />

con un principio di posizione analogo a quello della numerazione decimale.<br />

I numeri venivano formati mediante addizione mantenendo la successione<br />

di grandezza e allineando i numeri da sinistra a destra, come nella nostra<br />

scrittura, in ordine decrescente.<br />

Con un tale sistema sorsero due problemi: come distinguere i numeri dalle<br />

parole e come scrivere i simboli per numeri maggiori di 999. Il primo problema<br />

fu risolto tirando delle linee sui numeri, oppure aggiungendo un accento alla<br />

fine. Il secondo problema fu risolto in diversi modi, con convenzioni moltiplicative.<br />

Una virgola davanti al numero lo moltiplicava per 1000; così: , α=1000,<br />

, β=2000 e così via. Per numeri ancora più grandi veniva usata la M del più<br />

antico sistema erodianico, e sopra vi si scriveva il fattore di moltiplicazione.<br />

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