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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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e quei teoremi della geometria ordinaria che sono indipendenti dal V postulato<br />

e sono quindi assolutamente veri.<br />

Fu così che nel 1823 Bolyai aveva già trovato alcune formule fondamentali di<br />

geometria non-euclidea ed era deciso a pubblicare tali risultati, anche se non<br />

era ancora giunto alla fine delle sue ricerche. Egli scriveva al padre: “Non<br />

posso dire altro che questo: ho creato dal nulla un nuovo universo.”<br />

Le scoperte di János vennero pubblicate quindi nel 1832, in appendice al volume<br />

del padre, con un lungo titolo che annunciava la scienza assolutamente<br />

vera.<br />

In tale appendice venivano presentati come esempi elementari di enunciati<br />

assolutamente veri i primi 28 teoremi degli Elementi di Euclide; inoltre egli<br />

considerava le formule fondamentali della geometria sferica, che è indipendente<br />

dal V postulato, e mostrava che per una sfera di raggio infinito, le geometria<br />

sferica era identica a quella piana. Infine sviluppava la trigonometria piana<br />

nel caso non-euclideo , ne applicava le formule al calcolo di aree e affrontava<br />

il problema della costruzione di un quadrato equivalente ad un dato cerchio.<br />

Il padre preoccupato scrisse a Gauss per chiedergli un’opinione sulle concezioni<br />

poco ortodosse del figlio nel giugno del 1832; Gauss rispose a Farkas<br />

dicendo:“[...] tutto il contenuto dell’opera spianata da tuo figlio coincide quasi<br />

interamente con quanto occupa le mie meditazioni da trentacinque anni a<br />

questa parte [...].<br />

È dunque con gradevole sorpresa che mi viene risparmiata<br />

questa fatica [di pubblicare], e sono contento che il figlio di un vecchio amico<br />

mi abbia preceduto in modo così notevole.” Farkas comunicò questa lettera al<br />

figlio, che non ne fu affatto felice: non riusciva a capacitarsi del fatto che altri<br />

fossero arrivati prima e indipendentemente da lui all’elaborazione della stessa<br />

teoria. Questa lettera lo elevava al rango del grande scienziato Gauss, ma allo<br />

stesso tempo lo privava della priorità della scoperta.<br />

Sia il giovane Bolyai sia Gauss ignoravano che in realtà già da tempo<br />

analoghe idee avevano visto la luce a Kazan in Russia, ad opera di Nikolaj<br />

Ivanovič Lobačevskij (1793-1856), professore presso l’università di Kazan.<br />

Lobačevskij fin dal 1817 aveva intrapreso una revisione critica dei princìpi<br />

della geometria. La prima opera in cui presentava tali risultati, del 1826, non fu<br />

mai pubblicata dall’università, perché troppo rivoluzionaria. Egli decise quindi<br />

di renderli noti attraverso un saggio sul giornale Kazanski Vestnik (Messaggero<br />

di Kazan) intitolato Sui princìpi della geometria, pubblicato tra il 1829 e il<br />

1830. A questo saggio seguirono altri due articoli sul Messaggero di Kazan:<br />

Geometria immaginaria, del 1835 e Nuovi princìpi della geometria con una<br />

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