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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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15.5.1 Metriche e assoluto<br />

Piano ellittico<br />

Sia V uno spazio vettoriale reale di dimensione tre e si consideri su V<br />

un’applicazione bilineare, simmetrica, definita positiva: g : V × V −→ R; sia<br />

poi ||v|| = � g(v, v) per ogni vettore v ∈ V .<br />

Fissato un numero reale R > 0, sia K = 1/R2 .<br />

Definiamo allora su P(V ) la metrica δK, ponendo:<br />

� �<br />

δK(P, Q)<br />

cos<br />

=<br />

R<br />

|g(v, w)|<br />

||v|| ||w|| ,<br />

dove P = σ 〈v〉 , Q = σ 〈w〉 e 0 ≤ δK(P, Q) ≤ Rπ<br />

2 .<br />

I numeri reali R e K sono detti, rispettivamente, raggio di curvatura e<br />

curvatura della metrica δK. Chiameremo poi piano ellittico di curvatura K il<br />

piano proiettivo P(V ) dotato della metrica δK.<br />

Per il piano ellittico l’assoluto Γ corrisponde alla conica senza punti reali<br />

determinata da g. La sua matrice nella base canonica è:<br />

⎛<br />

⎜<br />

⎝<br />

1 0 0<br />

0 1 0<br />

0 0 1<br />

Piano iperbolico<br />

⎞<br />

⎟<br />

⎠ oppure<br />

⎛<br />

⎜<br />

⎝<br />

1 0 0<br />

0 ɛ 0<br />

0 0 ɛ<br />

⎞<br />

⎟<br />

⎠ con ɛ > 0<br />

Per poter avere una definizione soddisfacente di metrica su un piano iperbolico<br />

dovremo accontentarci di definirla solo a un sottoinsieme del piano<br />

proiettivo.<br />

Sia quindi V uno spazio vettoriale reale di dimensione tre e si consideri su<br />

V un’applicazione bilineare, simmetrica, non degenere e non-definita di inerzia<br />

i(g) = 1: g : V × V −→ R.<br />

Consideriamo i sottoinsiemi di V :<br />

T = {v ∈ V | g(v, v) < 0} e C = {v ∈ V | g(v, v) = 0}<br />

e osserviamo che se v ∈ T (rispettivamente v ∈ C) allora 〈v〉 \ {0} ⊆ T<br />

(rispettivamente 〈v〉 ⊆ C) .<br />

Poniamo inoltre ||v|| := � −g(v, v) per ogni v ∈ T e diciamo che due vettori<br />

v e w di T sono concordi se g(v, w) < 0 (cioè se appartengono alla stessa falda<br />

dell’iperboloide).<br />

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