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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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a dare una risposta negativa che quasi si considera superflua una<br />

dimostrazione”.<br />

La questione venne lasciata in sospeso per alcuni anni poiché Cantor, allora,<br />

non aveva ancora a disposizione tutti gli strumeti necessari per sviluppare<br />

appieno la questione. Il problema ritornò alla mente di Cantor nel 1877, come<br />

testimonia la lettera che egli inviò a Dedekind il 20 Giugno 1877:<br />

“Vorrei sapere se voi considerate aritmeticamente rigoroso un metodo<br />

di dimostrazione da me applicato. Si tratta di dimostrare che<br />

le superfici, i volumi ed anche le varietà continue a p dimensioni<br />

possono essere messi in corrispondenza univoca con curve continue,<br />

dunque con varietà a una sola dimensione, che le superfici, i<br />

volumi, le varietà a p dimensioni hanno dunque la stessa potenza<br />

delle curve; questa opinione appare opposta a quella generalmente<br />

diffusa, particolarmente tra i rappresentanti della nuova geometria,<br />

secondo la quale si parla di varietà semplicemente, doppiamente,<br />

triplamente, p volte infinite; ci si presenta a volte addirittura le<br />

cose come se si ottenesse l’infinità dei punti di una superficie elevando<br />

in qualche modo al quadrato, quella di un cubo elevando al<br />

cubo, l’infinità di punti di una linea [...]. Voglio parlare dell’ipotesi<br />

secondo la quale una molteplicità continua p volte estesa necessita,<br />

per la determinazione dei suoi elementi, p coordinate reali fra loro<br />

indipendenti, questo numero non potendo essere, per una stessa<br />

molteplicità, né aumentato né diminuito. Anch’io ero arrivato a<br />

credere a questa ipotesi, ero quasi persuaso della sua esattezza;<br />

il mio punto di vista differiva da tutti gli altri soltanto nel fatto<br />

che consideravo questa ipotesi come un teorema che necessitava,<br />

ad alto livello, una dimostrazione, e avevo precisato il mio punto<br />

di vista sotto forma di domanda sottomessa ad alcuni colleghi, in<br />

particolare anche all’occasione del giubileo di Gauss a Göttingen.<br />

Siano x1, x2, . . . , xp variabili reali indipendenti che possono assumere<br />

tutti i valori ≥ 0 e ≤ 1. Sia y una (p + 1)-esima variabile<br />

reale con il medesimo dominio di variazione.<br />

È allora possibile<br />

far corrispondere le p grandezze x1, . . . , xp alla sola grandezza y in<br />

modo tale che a ciascun sistema determinato di valori (x1, . . . , xp)<br />

corrisponda un valore y? E, viceversa, è possibile che a ciascun<br />

valore determinato y corrisponda uno ed un solo sistema di valori<br />

(x1, . . . , xp)?<br />

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