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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Nella prima proposizione, per esempio, vi è la costruzione del centro di un cerchio;<br />

l’ultima proposizione contiene il noto teorema secondo il quale, se da un<br />

punto esterno a un cerchio si tracciano una tangente e una secante, il quadrato<br />

costruito sulla tangente è uguale al rettangolo formato dall’intera secante e dal<br />

suo segmento esterno.<br />

Il Libro IV contiene sedici proposizioni in gran parte ben note agli studenti<br />

d’oggi, le quali trattano come inscrivere e circoscrivere ad un cerchio un triangolo,<br />

un quadrato, un pentagono regolare e come costruire un esagono e un<br />

pentadecagono (15 lati) inscritti in un cerchio.<br />

5.6.5 Libro V<br />

Fra i tredici libri degli Elementi, quelli che hanno suscitato l’ammirazione<br />

dei matematici sono il V e il X, l’uno concernente la teoria generale delle<br />

proporzioni e l’altro la classifficazione degli incommensurabili. La scoperta di<br />

grandezze incommensurabili aveva minacciato di aprire una crisi che metteva<br />

in dubbio dal punto di vista logico ogni dimostrazione che facesse ricorso all’idea<br />

di proporzionalità. La crisi era però stata evitata con successo da Eudosso<br />

con l’enunciazione dei suoi principi. Nonostante il risultato di Eudosso, i matematici<br />

greci tendevano a evitare il ricorso alle proporzioni. Abbiamo visto<br />

che Euclide non ne ha fatto uso finchè ha potuto: una relazione fra lunghezze<br />

quale x : a = b : c veniva concepita come una uguaglianza delle aree cx = ab.<br />

Prima o poi, però, sarebbe stato necessario usare le proporzioni e perciò Euclide<br />

affronta questo problema nel Libro V degli Elementi.<br />

Alcuni commentatori hanno avanzato l’ipotesi che tutto il libro, consistente<br />

in venticinque proposizioni, sarebbe opera di Eudosso, ma ciò sembra poco<br />

verosimile.<br />

La Definizione 4 è essenzialmente l’assioma di Eudosso e Archimede: Si dice<br />

che due grandezze stanno in rapporto l’una con l’altra, quando, se ne sono<br />

presi multipli, sono in grado l’una di superare l’altra. La Definizione 5, concernente<br />

la uguaglianza di rapporti, è esattamente la definizione eudossea di<br />

proporzionalità.<br />

Il V Libro si apre con proposizioni che sono equivalenti alle proprietà distributive<br />

sinistra e destra della moltiplicazione rispetto all’addizione, alla proprietà<br />

distributiva sinistra della moltiplicazione rispetto alla sottrazione e alla proprietà<br />

associativa della moltiplicazione (ab)c = a(bc). Seguono poi le regole<br />

per le espressioni ‘maggiore di’ e “minore di”, e le ben note proprietà delle<br />

proporzioni.<br />

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