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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Secondo principio di generazione: se esiste una qualsiasi successione determinata<br />

dei numeri interi, in cui non esiste il numero massimo, si viene a<br />

definire un nuovo numero che è pensato limite di tutti gli altri numeri e perciò<br />

è definito come il più grande immediatamente successivo a tutti.<br />

Il sequito viene spiegato riportando quanto Cantor stesso ha scritto nei Grunlagen:<br />

Applicando entrambi i principi di formazione si ottiene la seguente:<br />

2ω, 2ω + 1, 2ω + 3, ..., 2ω + ν, ...<br />

3ω, 3ω + 1, 3ω + 3, ..., 3ω + ν, ...<br />

..................................................<br />

µω, µω + 1, µω + 3, ..., µω + ν, ...<br />

Tuttavia neanche qui c’è una fine, perché non esiste massimo tra i numeri<br />

µω + ν. Il secondo principio di formazione ci induce quindi all’introduzione<br />

di un nuovo numero, immediatamente successivo a tutti i numeri µω + ν, che<br />

chiamo ω 2 al quale si legano i numeri in una determinata successione:<br />

λω 2 + µω + ν<br />

così, osservando entrambi i principi di formazione, si arriva a questi numeri:<br />

ν0ω µ + ν1ω µ−1 + ...... + νµ−1ω + νµ;<br />

e il secondo principio di formazione, dunque, ci porta a considerare un nuovo<br />

numero, indicato in modo appropriato con ω ω , numero più grande di tutti<br />

questi numeri ed a loro immediatamente successivo.<br />

Come si può vedere, questa formazione di nuovi numeri non ha mai fine;<br />

usando i due principi di formazione si ottengono sempre nuovi numeri e serie<br />

numeriche, che hano una successione ben precisa.<br />

Con questo processo di formazione dei numeri interi, infiniti, sembrerebbe di<br />

perdersi nell’infinito e di non essere in grado di porre fine a questo processo<br />

illimitato, per assicurare con ciò una limitazione analoga a quella conferita alla<br />

prima classe numerica; in essa veniva usato il primo principio di formazione e<br />

quindi era impossibile ‘uscire’ dalla serie (I). Il secondo principio di formazione<br />

non doveva soltanto oltrepassare il confine numerico fino ad ora conosciuto,<br />

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