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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Grazie alle civiltà cretese e fenicia, anche i popoli della Grecia, a poco a poco,<br />

cambiarono il loro modo di vivere, dando luogo alla civiltà micenea, chiamata<br />

così in omaggio al suo centro più splendido: Micene.<br />

La vita era allora tutta accentrata intorno ai palazzi reali: là avvenivano gli<br />

scambi commerciali e le funzioni religiose. La popolazione era governata da<br />

un re e da una potente aristocrazia guerriera, che non tardò ad avanzare le sue<br />

mire espansionistiche sulle isole dell’Egeo, in particolare su Creta e su alcune<br />

località dell’Asia minore.<br />

Fra le imprese compiute da questi aristocratici, la più celebrata e famosa fu la<br />

distruzione di Troia, una ricca città posta in vicinanza dello stretto dei Dardanelli,<br />

che godeva perciò di una notevole importanza strategica per i traffici con<br />

l’Oriente asiatico. Allo scopo di controllare quella zona, i vari regni micenei<br />

strinsero una alleanza occasionale e, dopo una lunga guerra, verso il 1250, la<br />

città fu distrutta e rasa al suolo.<br />

Tra il 1200 e il 1100 a.C. si verificò una nuova invasione di popoli nomadi del<br />

nord, più massiccia della prima, che incendiò e devastò, le principali città e<br />

villaggi greci, ponendo fine alla civiltà micenea. Le nuove tribù, i Dori, non si<br />

fermarono tutte in Grecia; alcune conquistarono l’impero ittita, altre si spinsero<br />

fino all’Egitto, dove furono cacciate dopo anni di lotta. Infine si insediarono<br />

probabilmente in Sardegna e nell’Etruria.<br />

Questa invasione provocò una vasta emigrazione greca: i nuovi coloni occuparono<br />

in modo pacifico le isole dell’Egeo e le coste dell’Asia minore, dando<br />

così luogo ai centri di Chio, Samo, Lesbo, Rodi, Creta, Focea, Clazomene,<br />

Colofonte, Mileto, Smirne, Efeso e altri.<br />

3.2.2 L’età buia della Grecia<br />

Intorno al periodo successivo, 1200-800 a.C., scarse sono le notizie storiche<br />

tramandate; per cui si parla di età buia della Grecia. L’organizzazione sociale<br />

nelle città subì un profondo mutamento: il re perse gran parte del suo potere,<br />

costretto a governare sotto il controllo degli aristocratici e finì per rivestire<br />

il ruolo di supremo sacerdote. A poco a poco si faceva strada una nuova<br />

forma di vita sociale: la polis, che in un primo tempo aveva però un carattere<br />

aristocratico. Solo i nobili, piccoli proprietari terrieri, allevatori di bestiame,<br />

detentori del potere economico, avevano gli stessi diritti e doveri, potevano<br />

riunirsi in assemblea ed eleggere i magistrati, esecutori della volontà comune.<br />

Il popolo era invece costituito da piccoli e medi contadini, che lavoravano la<br />

loro terra e da semplici braccianti, che non possedevano nulla ed erano perciò<br />

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