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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Siano i numeri piani a = cd e b = ef, dove c, d, e, f sono i loro lati. La<br />

proposizione afferma che il rapporto a : b è composto da c : e e d : f, che,<br />

espresso in notazione frazionaria, è:<br />

a<br />

b<br />

= cd<br />

ef<br />

c d<br />

=<br />

e f .<br />

Non c’ è nessuna definizione formale negli Elementi di composizione. Questo<br />

è ciò che Euclide ha fatto di più simile a delle operazioni con le frazioni; non<br />

c’ è traccia di addizioni di frazioni o rapporti, i rapporti non sono numeri per<br />

Euclide.<br />

PROPOSIZIONE VIII.7: Se abbiamo una qualsiasi quantità di numeri in proporzione<br />

continua e il primo misura l’ ultimo, esso misura anche il secondo.<br />

La seconda parte del libro si occupa della geometria dei numeri. Le dimostrazioni<br />

sono puramente aritmetiche, ma le idee di base provengono dalla<br />

geometria.<br />

Il problema di trovare un medio proporzionale m per ogni segmento a, b tale<br />

che a : m = m : b è stato risolto nel libro VI: per ogni segmento a, b è sempre<br />

possibile costruire m. Tuttavia il problema aritmetico è diverso: per alcune<br />

coppie di numeri, come a = 4 e b = 12, il medio proporzionale non esiste<br />

(tra gli interi). Nasce quindi il problema di caratterizzare le coppie di numeri<br />

a, b che hanno un medio proporzionale m. Euclide lo risolve nelle proposizioni<br />

VII.18/21, utilizzando il concetto di “numeri piani simili”, affermando che fra<br />

due numeri si può interporre un numero medio proporzionale se e solo se i due<br />

numeri sono numeri piani simili. Analogamente spiega che fra due numeri si<br />

interpongono due medi proporzionali se e solo se i due numeri sono numeri<br />

solidi simili. Tale risultato diventa poi uno strumento per dimostrare proposizioni<br />

più avanzate. Nel libro X, ad esempio, per determinare quali sono le<br />

terne pitagoriche, Euclide introduce la fattorizzazione dei numeri piani simili<br />

per ottenere delle formule che oggi sappiamo essere la parametrizzazione di<br />

tutte le terne pitagoriche. Euclide non dice di averle trovate tutte, ma in<br />

realtà è quello che ha fatto.<br />

Libro IX<br />

Non c’ è nessuna interruzione nei contenuti tra i libri VIII e IX, ma il libro<br />

IX continua a trattare il tema dei numeri in proporzione continua, dei numeri<br />

piani simili e dei numeri cubi.<br />

Una sezione riguarda i divisori primi, con risultati che si avvicinano, come<br />

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