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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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e<br />

f(x) = 1<br />

2 a′ +∞ �<br />

0 +<br />

n=1<br />

(a ′ ncos(nx) + b ′ nsin(nx))<br />

esse rappresentano la stassa funzione (cioè esiste unica la rappresentazione in<br />

serie di Fourier di f) se convergono e hanno stessa somma per ogni valore di x.<br />

Una prima generalizzazione richiedeva convergenza ed ugual somma ovunque,<br />

a meno di un numero finito di valori di x. Infine, Cantor riuscì a dimostrare che<br />

il risultato continuava a valere se le due serie convergevano ed avevano ugual<br />

somma ovunque,a meno di un numero infinito di valori di x che “dovevano<br />

capitare in intervalli finiti soltanto in numero finito”.<br />

Cantor intuì la possibilità di estendere ulteriormente questi risultati ma, per<br />

poter fare ciò in modo rigoroso, necassitava di una definizione solida e precisa<br />

dei numeri reali.<br />

Prima di passare nel dettaglio alla descrizione della costruzione dei reali<br />

realizzata da Cantor, analizziamo brevemente qual era la situazione generale<br />

in quel tempo nell’ambito dell’analisi.<br />

12.3.3 Weierstrass e Dedekind: aritmetizzazione dell’analisi<br />

Karl Weierstrass (1815-1897), Richard Dedekind (1831-1916) e Georg Cantor<br />

sono i tre nomi che di solito vengono associati a ciò che va sotto il nome<br />

di “aritmetizzazione dell’analisi”.<br />

Nel 1859 Weierstrass tenne le sue lezioni sulla teoria delle funzioni analitiche<br />

all’Università di Berlino. Con ciò egli “fu obbligato [...] a studiarne i<br />

fondamenti” [5, Jourdain, p. 13] e questo “lo condusse ad una [...] investigazione<br />

dei principi dell’aritmetica” [5, Jourdain, p. 13]. Il maggior risultato che<br />

conseguì a questa investigazione fu la sua teoria dei numeri irrazionali.<br />

Infatti, nella teoria delle funzioni analitiche si usa spesso [5, Jourdain, p. 13]<br />

il seguente<br />

Teorema 26. Data una regione limitata del piano complesso contenente un<br />

numero infinito di punti esiste almeno un punto del piano complesso tale che<br />

ogni suo intorno contiene un numero infinito di punti.<br />

A questo punto Jourdain fa un’osservazione che ci preme notare: “ l’analogo<br />

geometrico di questa proposizione si può affermare che sia intuitivo; ma<br />

se il nostro ideale nella teoria delle funzioni [...] è fondare questa teoria sul<br />

solo numero, questa proposizione conduce alle considerazioni sulle quali una<br />

teoria degli irrazionali come quella di Weierstrass è costruita”.<br />

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