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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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• Nozioni speci che: verità che sono alla base delle particolari scienze<br />

deduttive; (ad esempio: per due punti passa una retta).<br />

Le nozioni specifiche sono di due tipi: quelle che definiscono il signicato dei<br />

concetti fondamentali e quelle che stabiliscono l’esistenza dei concetti fondamentali.<br />

Aristotele distingue quindi due tipi di concetti: i concetti fondamentali e quelli<br />

che sono da essi derivati.<br />

• I concetti fondamentali non possono essere definiti. Le loro proprietà<br />

essenziali vengono formulate nell’ambito di nozioni specifiche. Esempi<br />

di concetti fondamentali sono: punto, linea, retta, superficie e piano.<br />

• I rimanenti concetti devono essere definiti, partendo dai concetti fondamentali.<br />

Dapprima si considera un concetto che sia già noto (il “genus<br />

proximum”) a cui si aggiungono dei requisiti specifici(differentiae specificae).<br />

Ad esempio: “genus proximum”: triangolo; ‘differentiae specificae’:<br />

due lati sono uguali; → nuovo concetto: triangolo isoscele).<br />

Vedremo che Euclide ha cercato di costruire il suo sistema in accordo con i<br />

requisiti precisati da Aristotele.<br />

Gli Elementi sono costituiti da 13 Libri i quali possono essere distinti nel<br />

seguente modo:<br />

• Libri I-VI: geometri piana elementare;<br />

• Libri VII-IX: teoria dei numeri;<br />

• Libro X: gli incommensurabili;<br />

• Libri XI-XIII: geometria solida.<br />

Questa relazione verterà sui primi sei libri, i rimanenti libri verranno trattati<br />

nella relazione successiva.<br />

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