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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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1.2 L’aritmetica<br />

1.2.1 Contare<br />

Contare è la prima forma di matematica sviluppata dall’uomo 3 e la prima<br />

testimonianza di questa attività si ha nella distinzione fra singolare e plurale<br />

nelle lingue di tutto il mondo comprese quelle odierne; successivamente si comincia<br />

a distinguere 1, 2, 3, 4, 5, poi molti.<br />

Per esempio in alcune comunità aborigene si utilizza il seguente sistema:<br />

1 = mal, 2 = bulan, 3 = guliba, 4 = bulan-bulan, 5 = bulan-guliba,<br />

6 = guliba-guliba, che significa anche molti.<br />

Possiamo immaginare che anche in molte civiltà dei nostri antenati non ci fosse<br />

l’esigenza di distinguere un elevato numero di oggetti. Tale esigenza nacque<br />

nel Paleolitico, quando l’uomo cominciò ad allevare animali, e di conseguenza a<br />

contarli. Il problema del censimento veniva a volte risolto con sistemi ingegnosi,<br />

come ad esempio far scorrere le pietre da un sacchetto all’altro al passaggio<br />

di ogni pecora fino all’esaurimento contemporaneo delle pietre e delle pecore 4 .<br />

1.2.2 Contare per gruppi<br />

Successivamente l’uomo imparò a contare gli oggetti per gruppi omogenei,<br />

costruendo così dei sistemi di numerazione. Immaginiamo di doverne inventare<br />

uno dal nulla: l’uno potrebbe essere un segno, una tacca, per i numeri<br />

successivi possiamo aggiungere una tacca per numero (come con i sassi). Tuttavia<br />

per riconoscere il numero rappresentato a colpo d’occhio serve un segno<br />

di raggruppamento. Per esempio un tacca nella direzione opposta ogni cinque,<br />

come fanno i carcerati. I sistemi di numerazione scelti dalle varie popolazioni<br />

erano a base 5, 10, 20, o 60; questo perché l’osservazione delle mani e dei piedi<br />

aveva reso familiari all’uomo i multipli del cinque. Un esempio molto antico di<br />

3 sappiamo che anche alcuni animali hanno la capacità di discernere il numero di elementi<br />

di un insieme fino a un certo mumero di elementi (quattro nei corvi, cfr. per es. Boyer, 1.1).<br />

4 questo semplice strumento di conta, che possiamo immaginare come un primo e rudimentale<br />

abaco, mostra l’intuizione del fatto che, in termini moderni, due insiemi X e Y<br />

hanno la stessa cardinalità se e solo se esiste una biiezione fra i due insiemi; questo metodo<br />

rappresenta inoltre un primo passo verso l’astrazione del concetto di numero dagli oggetti<br />

che un numero rappresenta. Notiamo infine che vengono ancora utilizzati sistemi simili per<br />

la conta, quali il rosario e il contapassi.<br />

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