13.01.2013 Views

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

non era compatibile con l’insieme delle sue assunzioni iniziali, in particolare col<br />

fatto che si potesse estendere inefinitamente un segmento, cioè che la retta fosse<br />

infinita (di cui si era servito nel corso delle dimostrazioni delle proposizioni XI<br />

e XII). Se invece avesse ipotizzato che la retta fosse finita, non avrebbe trovato<br />

alcuna contraddizione, arrivando, analogamente al caso dell’ipotesi dell’angolo<br />

ottuso, alla geometria non-euclidea ellittica.<br />

Analogamente a Saccheri, Lambert (1728-1777) aveva affrontato il problema<br />

delle parallele nella sua opera Teoria delle Parallele del 1776, dove partiva<br />

considerando un quadrilatero trirettangolo e ipotizzava poi che il quarto angolo<br />

fosse retto, ottuso o acuto.<br />

Particolarmente interessanti sono poi i suoi studi sulla “misura assoluta” delle<br />

lunghezze, che sviluppò ispirandosi all’analogia che c’è tra il caso dell’angolo<br />

ottuso e la geometria sulla superficie sferica. Nell’ipotesi dell’angolo acuto<br />

egli aveva scoperto che la lunghezza non era più una misura relativa: ad ogni<br />

segmento di una data lunghezza corrispondeva un certo angolo, invariante per<br />

similitudine (diversamente dal caso della geometria euclidea, in cui la lunghezza<br />

di un segmento non è invariante per similitudine). Nel caso dell’ipotesi<br />

dell’angolo acuto, egli era portato a “quasi trarne la conclusione che [essa]<br />

si presenti nel caso di una sfera immaginaria”, conclusione che ripugnava<br />

l’intuizione dello spazio e lasciò dunque esitante Lambert.<br />

Le scoperte di Saccheri e Lambert, per quanto innovative, non erano destinate<br />

a rivoluzionare il mondo della matematica. Nonostante l’Euclides dovesse<br />

essere molto noto all’epoca, in un articolo apparso l’anno seguente D’Alemebrt<br />

scriveva ancora ad esempio che: “la definizione e le proprietà della retta, così<br />

come delle parallele, sono lo scoglio e per così dire lo scandalo degli elementi<br />

della geometria”.<br />

Nel 1795 Fourier e Monge, ad esempio, si impegnarono in una discussione su<br />

quale fosse il modo migliore di definire una retta, convinti del fatto che una<br />

miglior definizione avrebbe permesso di superare il problema del V postulato.<br />

Fourier, ad esempio, proponeva di assumere come fondamentale il concetto di<br />

distanza tra due punti; si sarebbero potuti definire così la sfera, come luogo<br />

dei punti equidistanti da un punto, il piano, come luogo dei punti equidistanti<br />

da due punti e finalmente la retta, come luogo dei punti equidistanti da tre<br />

punti.<br />

Saccheri si può dunque ritenere “moralmente” il padre delle geometrie non-<br />

541

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!