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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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il 1920, venne adottato il simbolismo occidentale e si convenne di scrivere le<br />

formule matematiche in orizzontale anziché in verticale.<br />

2.2.4 Sistema di numerazione<br />

Iniziamo ad analizzare il sistema numerico che fu utilizzato dai Cinesi. Come<br />

detto poc’anzi, la testimonianza più <strong>antica</strong> di una numerazione in Cina si<br />

trova attorno al 1500 a.C.: si tratta di iscrizioni su ossa, dette ossa oracolari, e<br />

gusci di tartaruga, scoperti a partire dal 1899. Probabilmente tali pezzi erano<br />

appartenuti ai sacerdoti della corte dei sovrani Shang (una delle prime dinastie<br />

cinesi), i quali avevano l’usanza di appellarsi agli spiriti dei loro avi per consultarli<br />

sui momenti propizi per viaggiare, mietere, raccogliere, celebrare feste.<br />

La scrittura rivelata da questi reperti appare piuttosto evoluta, in quanto non<br />

puramente ideografica e già in parte fonetica. I numeri sono rappresentati dai<br />

seguenti simboli:<br />

Il sistema utilizzato era di tipo posizionale e consentiva di rappresentare<br />

qualsiasi numero utilizzando solamente 9 simboli base e tre simboli per indicare<br />

le decine, le centinaia e le migliaia, secondo il principio moltiplicativo.<br />

Notiamo l’utilizzo di un simbolo analogo per l’unità e la decina, ovvero un<br />

tratto orizzontale e verticale rispettivamente; la componente posizionale che<br />

indicava il 100 era una pigna, le migliaia un simbolo corrispondente a quello<br />

di uomo. I numeri cinesi erano, sin dall’inizio, dei “segni-parole”, rappresentazione<br />

grafica della parola utilizzata per indicare il numero. Si trovano ad<br />

esempio numeri come “547 giorni” così scritti: wu pai ssu hsun chhi jih ovvero<br />

“5 centinaia, 4 decine, 7 di giorni”.<br />

La struttura per la numerazione cinese è rimasta sostanzialmente inalterata<br />

nel corso dei secoli, nonostante sia stata in parte cambiata la scrittura e le<br />

forme per le cifre abbiano subito alcune variazioni. Per indicare potenze di<br />

dieci superiori alla terza, si continua ad utilizzare la moltiplicazione, scrivendo<br />

ad esempio 1000000 = 1·100·10000. Talvolta si trovano, in trattati a carattere<br />

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