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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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1. Formalizzazione: fare in modo che tutte le proposizioni matematiche possano<br />

essere scritte in un preciso linguaggio formale e manipolate secondo<br />

regole ben definite.<br />

2. Completezza: mostrare che tutte le proposizioni matematiche vere sono<br />

anche dimostrabili.<br />

3. Consistenza: far vedere che non è possibile derivare una contraddizione<br />

all’interno della matematica formalizzata come sopra.<br />

4. Decidibilità: deve esistere un algoritmo che decida la verità o falsità di<br />

ogni proposizione matematica.<br />

Il merito principale di Hilbert fu suggerire un nuovo metodo per la formalizzazione<br />

della matematica, che avrebbe secondo lui reso agevole anche la<br />

dimostrazione della consistenza. In un certo senso l’idea di fondo di questo<br />

metodo è già presente nel significato della parola consistenza com’è intesa oggi<br />

dai matematici, ovvero che non si possa dedurre alcuna contraddizione dagli<br />

assiomi. Per dimostrare la consistenza in modo diretto quindi, si dovrebbe<br />

dimostrare una proposizione sulla teoria stessa e in particolare su tutte le possibili<br />

dimostrazioni di teoremi nella teoria in oggetto. La teoria matematica<br />

per cui si spera di provare la consistenza diventa allora essa stessa oggetto di<br />

uno studio matematico, che Hilbert chiama metamatematica. Come si realizza<br />

questa idea? Il risultato dell’attività dei matematici s’incarna in proposizioni,<br />

nella fattispecie quelle della teoria in oggetto. Anche se non è possibile scriverle<br />

tutte, dev’essere possibile conoscere le condizioni che determinano se una<br />

data proposizione è vera o meno. La proposta di Hilbert si basa sul metodo<br />

assiomatico. Come primo passo, le proposizioni devono essere disposte secondo<br />

una “gerarchia” deduttiva, indicando alcune di esse come assiomi. Questo<br />

passo non è concluso finché tutte le proprietà dei termini tecnici che abbiano<br />

qualche rilevanza dal punto di vista deduttivo non sono chiarite in modo tale<br />

che si possa ricavare deduzioni trattandoli come se non avessero alcun significato<br />

“intrinseco”. Infatti se avessero un significato necessario alla deduzione di<br />

teoremi allora non avremmo espresso tutte le loro proprietà tramite assiomi.<br />

Fino a che punto continuare questo processo di assiomatizzazione è arbitrario<br />

quanto la distinzione fra termini “tecnici” e non. Il passo successivo è quello<br />

di indicare i modi di inferenza, esplicitandoli come regole o come nuovi assiomi<br />

nella teoria stessa. Pertanto sarà possibile stabilire se una data sequenza<br />

finita di proposizioni sia o meno la dimostrazione di un certo teorema. Dato<br />

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