13.01.2013 Views

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

loro grandi biblioteche non fossero state distrutte.<br />

Le nostre principali fonti per le opere matematiche greche sono codici manoscritti<br />

bizantini scritti da 500 a 1500 anni dopo la composizione delle opere<br />

originali. Questi codici non sono riproduzioni letterali, ma edizioni critiche,<br />

cosicché non possiamo sapere quali cambiamenti potrebbero essere stati introdotti<br />

dai curatori. Abbiamo anche traduzioni arabe delle opere greche e<br />

versioni latine derivate da quelle arabe. Qui di nuovo non è possibile sapere<br />

quali cambiamenti i traduttori possono avere apportato o quanto bene essi<br />

abbiano compreso i testi originali. Inoltre, anche i testi greci utilizzati dagli<br />

autori bizantini e arabi erano discutibili. Ad esempio, pur non possedendo<br />

il manoscritto dell’alessandrino Erone, sappiamo che egli introdusse un certo<br />

numero di cambiamenti negli Elementi di Euclide. Egli diede dimostrazioni<br />

diverse da quelle originali e aggiunse nuovi casi dei teoremi e teoremi inversi.<br />

Analogamente, Teone di Alessandria (fine del IV sec. a.C.) ci dice di aver<br />

modificato alcune sezioni nella sua edizione degli Elementi. Le versioni greche<br />

e arabe che possediamo possono provenire da tali riedizioni degli originali.<br />

Tuttavia,nell’una o nell’altra forma di queste possediamo le opere di Euclide,<br />

Apollonio, Archimede, Tolomeo, Diofanto e di altri autori greci. Molti testi<br />

greci scritti durante il periodo classico e durante quello alessandrino non sono<br />

giunti fino a noi perché già in epoca greca erano stati soppiantati dagli scritti<br />

di questi autori.<br />

I Greci scrissero alcune storie della matematica e della scienza. Eudemo (IV<br />

sec. a.C.), membro della scuola di Aristotele, scrisse una storia dell’aritmetica,<br />

una storia della geometria e una dell’astronomia. Tranne che per alcuni<br />

frammenti citati da autori successivi, queste storie sono perdute. La storia<br />

della geometria trattava il periodo precedente a quello di Euclide e avrebbe un<br />

valore inestimabile se ci fosse pervenuta. Teofrasto (372-287 c. a.C.), un’altro<br />

discepolo di Aristotele, scrisse una storia della fisica e anche questa, tranne<br />

che per alcuni frammenti, è perduta.<br />

In aggiunta a quanto si è detto sopra, abbiamo due importanti commentari.<br />

Pappo (fine del III sec. d.C.) scrisse le Synagoge o Collezione matematica, che<br />

ci è giunta quasi per intero in una copia del XII secolo. Essa è un resoconto<br />

di grande parte dell’opera dei matematici greci classici e alessandrini, da Euclide<br />

a Tolomeo, corredato da un certo numero di lemmi e teoremi aggiunti<br />

da Pappo per aiutarne la comprensione. Pappo aveva anche scritto il Tesoro<br />

dell’analisi, che era una collezione di opere greche originali. Questo libro è<br />

perduto, ma nel libro VII della sua Collezione matematica egli ci dice quale<br />

84

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!