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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Per quel che riguarda il teorema 4, se noi attribuiamo a Talete la scoperta<br />

che gli angoli inscritti in una semicirconferenza sono retti, dobbiamo ammettere<br />

che egli conoscesse il valore della somma degli angoli interni di un triangolo<br />

(=due retti). Infatti, sia AB il diametro di un cerchio di centro O e C un<br />

punto qualunque della circonferenza. L’angolo ACB è retto (per il teorema 4).<br />

Congiungendo C con O otteniamo i due triangoli isosceli AOC e COB. Allora<br />

(teor. 2) gli angoli A=ACO e B=OCB, da cui, essendo ACO+OCB=1 retto,<br />

anche A+B=1 retto.<br />

La somma degli angoli interni di un triangolo è dunque pari a 2 retti. Questo<br />

risultato si generalizza immediatamente: infatti un qualunque triangolo può<br />

sempre decomporsi in due triangoli tracciando da un vertice la perpendicolare<br />

al lato opposto.<br />

Questo però non si accorda con quanto afferma Eudemo, che furono i Pitagorici<br />

a scoprire e a dimostrare che la somma degli angoli interni di un triangolo<br />

è pari a due retti.<br />

Talete però potrebbe aver ottenuto il teorema 4 anche senza conoscere la somma<br />

degli angoli interni di un triangolo, semplicemente considerando le simmetria<br />

del cerchio rispetto al proprio centro O.<br />

A proposito dei problemi 5 e 6, si possono solo avanzare delle congetture circa<br />

il metodo di risoluzione seguito da Talete.<br />

Per il problema 5 (Determinare la distanza di una nave dal porto) si ricostruì<br />

una possibilità simile a quella rappresentata in figura 3.5. Supponiamo<br />

che la nave sia in un punto S e che l’osservatore sia nel punto W; la distanza<br />

richiesta è SW. L’osservatore percorre, lungo la costa, un tratto di lunghezza<br />

opportuna, WM, perpendicolare a SW, e pianta un bastone nella sabbia in M,<br />

poi continua a camminare nella stessa direzione fino a P, in modo tale che WM<br />

sia uguale a MP. Così si trova in P. Infine cammina verso l’entroterra perpendicolarmente<br />

a WP, finché non vede la nave in S e il bastone in M allineati;<br />

sia Q il punto in cui egli viene a trovarsi, allora PQ è la distanza cercata, che<br />

può essere misurata.<br />

Per quel che riguarda il problema 6 (Determinare l’altezza di una piramide)<br />

si suggerisce un metodo molto semplice di soluzione. Nel momento in<br />

cui un’asta verticale e la sua ombra hanno la medesima lunghezza, la stessa<br />

relazione deve valere anche per le piramidi, la cui altezza si può dunque calcolare<br />

assai semplicemente (ved. Figura 3.6). In realtà sono necessarie alcune<br />

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