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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Figura 10.3: Riemann<br />

Grazie al suo contributo all’analisi complessa invece abbiamo la formalizzazione<br />

del criterio di Riemann-Cauchy per le funzioni olomorfe:<br />

sia f(x + iy) = u + iv olomorfa, allora ∂u ∂v<br />

∂x = ∂y<br />

∂v ∂u<br />

e ∂x = − ∂y<br />

abbiamo poi la definizione di derivata frazionaria, ma sicuramente nel mondo<br />

matematico il suo nome è legato alla funzione zeta ed all’Ipotesi di Riemann.<br />

La funzione zeta è il prolungamento analitico di<br />

ζ(s) =<br />

con ℜ(s) > 1 in tutto il piano complesso meno che nel punto s = 1, in altre<br />

parole l’unica funzione olomorfa tale che per ℜ(s) > 1 il suo valore è uguale a<br />

� +∞ 1<br />

n=1 ns . L’Ipotesi di Riemann prevede che gli zeri diversi dai numeri interi<br />

negativi, chiamati anche zeri non banali, abbiano tutti parte reale uguale ad 1<br />

2 .<br />

+∞ �<br />

n=1<br />

331<br />

1<br />

n s

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