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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Russell e Whitehead rispondono a tale critica ammettendo di poter parlare<br />

di tipi indeterminati (ambiguità dei tipi). Quest’idea sarà poi sviluppata a<br />

partire dagli anni trenta da Quine e da Specker. Altri tentativi furono fatti per<br />

superare questa difficoltà negli anni successivi, Carnap con l’introduzione dei<br />

tipi transfiniti, Von Neumann con gerarchia dell’universo degli insiemi... Una<br />

semplificazione ulteriore venne sviluppata contemporaneamente ed indipendentemente<br />

da Weiner, Hausdorff e Kuratowski, che permette di ricondurre<br />

la nozione di relazione a quella di insieme, questo tramite l’introduzione della<br />

nozione di coppia ordinate (e per estensione di n-upla ordinata), ma non è<br />

questa la sede per discutere di tali tentativi.<br />

Una piccola nota a parte deve essere fatta a riguardo di Wittgenstein.<br />

Ludwig Wittgenstein entrò inizialmente al Trinity college dove lavorava Russell<br />

che subito lo prese come collaboratore. Wittgenstein in principio, come<br />

appena detto, si mise a collaborare con Russell, dando consigli e contributi<br />

nello sviluppo del suo pensiero.<br />

Successivamente però, soprattutto dopo la prima guerra mondiale, si trovò<br />

in aperto contrasto con le teorie di Russell e Frege, e pubblicò la sua quasi unica<br />

opera: il Tractatus logico-filosofico, nel quale spiega come, secondo lui, la logica<br />

era puramente filosofia. Di particolare interesse fu il Tractatus nell’ambito<br />

del Circolo di Vienna, dove venne approfonditamente studiato ma, secondo<br />

l’autore, mal interpretato.<br />

17.5 Due obiezioni generali al logicismo<br />

17.5.1 L’obiezione di Quine<br />

Come abbiamo visto nel corso di questo lavoro, la derivazione della matematica<br />

dalla logica richiede la quantificazioni su classi o su proprietà. Se<br />

dunque la cosiddetta “logica di ordine superiore” e la teoria delle classi vengono<br />

considerate teorie extralogiche la tesi logicista diviene banalmente falsa. Il<br />

nucleo dell’obiezione di Quine al logicismo è proprio questo: egli ritiene che il<br />

campo della logica sia limitato alla logica elementare, in cui è consentita solo<br />

la quantificazione su individui concreti. Quine ammette che, per gli scopi della<br />

matematica, può rivelarsi necessario quantificare su entità astratte - proprietà<br />

o classi - e non lo considera affatto illegittimo; solo che ritiene che, quando si<br />

passa da una teoria che ammette unicamente la quantificazione su proprietà si<br />

passi da una teoria logica ad una teoria matematica vera e propria. Il confine<br />

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