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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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di infiniti punti C il cui luogo è la curva descritta dall’equazione precedente.<br />

Descartes specificò poi le condizioni cui dovevano soddisfare i coefficienti perché<br />

la conica fosse una retta, una parabola, un’ellisse o un’iperbole. Sapeva<br />

inoltre che con una opportuna scelta degli assi e dell’origine si poteva ottenere<br />

la forma di equazione più semplice, ma non formulò nessuna delle forme canoniche<br />

che conosciamo (cosa che in seguito farà Fermat).<br />

Descartes utilizzava un sistema di coordinate oblique, quindi non sempre ortogonali,<br />

e solo con ascisse e ordinate positive, per cui tracciava solo le porzioni<br />

delle curve che giacevano in quello che noi chiamiamo primo quadrante. Delle<br />

coordinate negative sapeva solo che erano orientate in senso inverso rispetto<br />

a quelle positive ma non fece mai uso di tali coordinate. Egi era così poco<br />

interessato a tracciare curve che non comprese a pieno il significato delle<br />

coordinate negative. In Cartesio non c’è alcuna formula per la distanza o per<br />

l’angolo formato da due rette; non c’è il grafico di alcuna curva nuova tracciata<br />

direttamente a partire dalla sua equazione. Si potrebbe dire quindi che<br />

La géométrie, pur essendo dedicata interamente alla interazione tra algebra e<br />

geometria, è ben lontana dalla geometria analitica in uso oggi.<br />

Sempre nel secondo libro è presente una classificazione delle curve in base al<br />

grado e questo rappresenta un passo avanti rispetto ai greci che non avevano<br />

ammesso come legittime costruzioni che facevano uso di curve diverse da rette<br />

o circonferenze. Nella prima classe Descartes raggruppò i problemi che portavano<br />

a equazioni di secondo grado e che potevano perciò essere costruiti con<br />

riga e compasso; nella seconda classe riunì quelli che portavano a equazioni<br />

di terzo e quarto grado, le cui radici potevano venire costruite per mezzo di<br />

sezioni coniche...in generale la costruzione delle radici di un’equazione di grado<br />

2n o 2n-1 era un problema della classe n.<br />

Descartes sottopose ad esame critico le distinzioni fatte dai greci tra curve<br />

piane, solide e lineari. C’era la convinzione che fossero legittime soltanto le<br />

curve costruibili con riga e compasso. I matematici greci dividevano le curve<br />

in tre categorie:<br />

• i luoghi piani, formati da tutte le rette e da tutti i cerchi;<br />

• i luoghi solidi , formati da tutte le sezioni solide;<br />

• i luoghi lineari, che comprendevano indistintamente tutte le altre curve.<br />

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