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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Egli era legato infatti al rigore assoluto come al principio irrinunciabile per<br />

fare analisi ed era quindi contrario alle dimostrazioni ’geometriche’ in cui le<br />

funzioni erano disegnate e si facevano considerazioni geometriche sul grafico,<br />

metodo che spesso nascondeva facilmente errori e ipotesi implicite importanti.<br />

Aveva quindi filosoficamente le idee di Bolzano, il quale però diede un contributo<br />

concreto alla formalizzazione dell’analisi sicuramente minore e inoltre<br />

non riconosciuto dai matematici di allora.<br />

La sua prima fondamentale ricerca riguardò la sistemazione del teorema<br />

errato di Cauchy sulla somma di funzioni continue: per risolvere il problema<br />

definisce la convergenza uniforme di funzioni e dimostra il teorema con questa<br />

famosa ipotesi, che avrà una forte importanza nella successiva costruzione della<br />

teoria delle funzioni.<br />

Altre definizioni che lui specifica in maniera rigorosa, e che prima di allora<br />

erano usate con leggerezza, sono quelle di massimo, minimo, estremo inferiore<br />

ed estremo superiore, e sistema quindi i teoremi che ne facevano uso, trovando<br />

gravi errori nelle dimostrazioni, che vengono quindi riscritte. Ancora oggi molti<br />

teoremi fondamentali dell’analisi sono insegnati dandone le sue dimostrazioni.<br />

Inoltre spesso, per convincere gli altri matematici della necessità del rigore,<br />

costruiva controesempi celebri ai loro ’teoremi’ dimostrati con l’abuso della<br />

geometria, uno dei più celebri è la funzione continua in ogni punto e non<br />

derivabile in nessun punto:<br />

f(x) =<br />

+∞ �<br />

n=1<br />

a n cos(b n πx) ∀0 < a < 1 ab > 1 + 3π<br />

2<br />

che contraddiceva molte ’dimostrazioni’ geometriche. Queste infatti spesso<br />

presupponevano che ogni funzione continua non fosse derivabile al massimo in<br />

un insieme discreto di punti.<br />

10.4 Georg Friedrich Bernhard Riemann (1826-1866)<br />

Riemann è un matematico sicuramente ricordato maggiormente per le sue<br />

scoperte in campo geometrico, ma non si può non citare il suo lavoro nell’ambito<br />

dell’analisi complessa e la definizione di integrale. In questo caso egli<br />

espone la definizione moderna di integrale, che, a differenza di quella di Cauchy,<br />

prevede l’utilizzo di intervalli dal passo non costante.<br />

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