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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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e f2 = 0;<br />

per n pari, f1 = [ n<br />

2 − 1] e f2 = Ti · a n<br />

2 b n<br />

2 , con Ti i-esimo coefficiente del triangolo<br />

di Tartaglia per la potenza n, iniziando a contare da quello più a sinistra.<br />

Waring mostrava poi come eliminare i termini di grado intermedio di un’equazione<br />

completa di 4◦ grado e osservava che in generale un’equazione di<br />

grado n dipendeva dalla risoluzione di una equazione ausiliaria “risolvente” di<br />

grado n!, maggiore dunque del grado della proposta. “Sarebbe dunque inutile<br />

ricercare mediante tale riduzione la soluzione generale delle equazioni”,<br />

concludeva Waring, riconoscendo che quel tipo di approccio al problema non<br />

avrebbe portato alla soluzione.<br />

per n dispari, f1 = n<br />

2<br />

Vandermonde<br />

Nello stesso anno in cui uscivano le Meditationes del matematico inglese,<br />

all’Académie des Sciences di Parigi Alexandre-Théophil Vandermonde (1735-<br />

1796) leggeva una propria memoria Sur la résolution des équations che apparve<br />

a stampa solo nel 1774.<br />

Vandermonde cominciava a presentare le usuali funzioni simmetriche delle radici<br />

e poi abbozzava una teoria delle radici n-esime dell’unità, (ossia le radici<br />

di x n = 1), che sarà successivamente completata da Gauss. Si occupò molto<br />

anche di permutazioni e ne introdusse l’operazione di composizione.<br />

Proprio sulla base di considerazioni sulle permutazioni delle radici che lasciano<br />

inalterata la funzione considerata, egli riusciva poi a trattare senza difficoltà<br />

il caso dell’equazione di 3 ◦ e 4 ◦ grado, a determinare la risolvente di 6 ◦ grado<br />

per l’equazione di 5 ◦ grado e quella di 10 ◦ e 15 ◦ per l’equazione di 6 ◦ grado.<br />

Anche il tentativo di considerare le risolventi delle risolventi non faceva procedere<br />

Vandermonde verso la soluzione dell’equazione di grado ≥ 5; inoltre la<br />

ricerca di funzioni di cinque lettere che assumessero tre o quattro valori per<br />

permutazioni delle lettere si era mostrata inutile e ciò lo portava a concludere<br />

che non ne esistessero.<br />

Lagrange<br />

Joseph-Louis Lagrange, nato Giuseppe Lodovico Lagrangia o ancora Giuseppe<br />

Luigi Lagrangia o Lagrange (Torino, 1736 - Parigi, 1813), fu un matematico<br />

e astronomo italiano per nascita e formazione e attivo nella sua maturità<br />

scientifica per ventuno anni a Berlino e per ventisei a Parigi.<br />

L’opera di Lagrange di maggiore interesse per quanto riguarda le equazioni di<br />

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