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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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sognerà quindi dedurle da proposizioni già dimostrate, procedendo in questo<br />

modo a ritroso fino al raggiungimento degli assiomi. Un’altra conseguenza della<br />

separazione logica della matematica dal mondo materiale è che il significato<br />

di un nuovo concetto non può essere ricavato con il solo aiuto di una figura:<br />

per ogni nuovo concetto occorrerà invece dare un’esatta definizione. Questa<br />

concezione platonica non influì soltanto su Euclide, ma influì tutta la cultura<br />

greca seguente. I greci infatti accettarono l’idea che la conoscenza matematica<br />

potesse essere acquisita solo per mezzo del ragionamento e costruirono<br />

la geometria su questo principio. Ad un insieme di proposizioni matematiche<br />

basate su assiomi essi dettero il nome di Elementi; secondo Proclo, un insieme<br />

di Elementi venne compilato da Ippocrate di Chio circa 100 anni prima di<br />

Euclide. Dopo di lui, molti altri matematici greci si dedicarono alla redazione<br />

di simili sistemi. In ogni caso però i più antichi Elementi il cui contenuto sia<br />

giunto sino a noi sono gli Elementi di Euclide.<br />

Sebbene non gli siano attribuite importanti scoperte, dalla sua opera possiamo<br />

dedurre che egli era un eccellente insegnante; espose infatti i principi della<br />

matematica in modo tale che essi sono diventati comprensibili agli studenti di<br />

ogni epoca. Gli Elementi non erano, come talvolta si è pensato, un riassunto<br />

di tutte le conoscenze geometriche del tempo; era invece un manuale introduttivo<br />

che abbracciava tutta la matematica elementare. Si noti infatti che<br />

l’arte del calcolo non è presente dato che questa era considerata come base<br />

inferiore; e neppure lo studio delle coniche o delle curve piane è contenuto in<br />

tale compendio, poichè costituiva una branca più avanzata della matematica.<br />

Euclide stesso non aveva alcuna pretesa di essere originale, ed è chiaro che<br />

egli attinse a piene mani dalle opere dei suoi predecessori, nonostante si ritenga<br />

che la disposizione della materia sia opera sua, e presumibilmente qualche<br />

dimostrazione fu sviluppata da lui stesso. Quindi il trattato euclideo vuole<br />

e si limita a presentare una sobria esposizione, logicamente strutturata, degli<br />

elementi fondamentali della matematica elementare.<br />

È probabilmente per la grande utilità degli Elementi, che essi sono giunti fino<br />

a noi. Tuttavia, come è accaduto per tutte le opere greche, il testo originale<br />

è andato perduto. Esso venne copiato innumerevoli volte e vi furono aggiunti<br />

commenti esplicativi e modifiche al testo, e tali aggiunte vennero copiate da<br />

scrivani posteriori come se facessero parte del testo originale. Per questo motivo<br />

non è più possibile ricostruire il testo originale in ogni dettaglio dato che<br />

alcune di queste aggiunte compaiono in ognuno dei manoscritti oggi esistenti.<br />

Nel Medio Evo gli Elementi diventarono noti in Europa occidentale grazie agli<br />

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