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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Sembra che Platone sia venuto a conoscenza dei cinque solidi regolari proprio<br />

a seguito di uno dei suoi incontri con l’amico pitagorico Archita e non è<br />

poi escluso che sia stato proprio il culto pitagorico per la figura geometrica<br />

del dodecaedro a indurre Platone a considerare questo quinto e ultimo solido<br />

regolare come simbolo dell’universo. Platone considerava il dodecaedro come<br />

composto di 360 triangoli più belli, infatti, tracciando le cinque diagonali e le<br />

cinque mediane di ciascuna delle facce pentagonali, ognuna di queste risulterà<br />

formata da trenta di tali triangoli.<br />

Sebbene il Timeo, probabilmente scritto quando Platone era quasi settantenne,<br />

fornisca la prima testimonianza precisa circa l’associazione dei quattro<br />

elementi con i solidi regolari, può darsi che gran parte di questa concezione<br />

altamente speculativa risalga ai pitagorici. A proposito di ciò le fonti sono<br />

discordanti: probabilmente la costruzione delle figura cosmiche è attribuibile<br />

a Pitagora oppure a Teeteto, amico di Platone. Sembra comunque verosimile<br />

che quest’ultimo abbia studiato più a fondo di ogni altro matematico i cinque<br />

solidi regolari e forse è dovuto a lui il teorema secondo cui vi sono cinque e solo<br />

cinque poliedri regolari. E’ inoltre possibile che a lui vada attribuito il merito<br />

di aver calcolato i rapporti tra i lati dei solidi regolari e i raggi delle sfere<br />

circoscritte, discussi negli Elementi di Euclide. Alcuni riferimenti contenuti<br />

in opere storiche antiche indicano che Teeteto fece scoperte nel campo della<br />

geometria elementare che vennero poi incorporate negli Elementi. Gli scritti<br />

di Teeteto sono, però, andati perduti.<br />

Riportiamo qui una dimostrazione moderna del seguente<br />

Teorema 5. I solidi regolari sono cinque.<br />

Dimostrazione. Soltanto il triangolo equilatero, il quadrato e il pentagono<br />

regolare possono essere facce di poliedri regolari; infatti in un vertice di un<br />

poliedro devono convergere almeno 3 facce che non stiano sullo stesso piano,<br />

quindi la somma dei loro angoli deve essere inferiore a 360 ◦ .<br />

- Ogni angolo di un triangolo equilatero misura 60 ◦ , quindi è possibile far<br />

incontrare in un vertice 3 facce (3 · 60 = 180) ottenendo un tetraedro<br />

regolare, 4 facce (4 · 60 = 240) ottenendo un ottaedro regolare e 5 facce<br />

(5 · 60 = 300) ottenendo un icosaedro regolare.<br />

- Ogni angolo di un quadrato misura 90 ◦ : è quindi possibile far incontrare<br />

in un vertice 3 facce (3 · 90 = 270) ottenendo un cubo.<br />

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