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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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per lasciare il posto ad un nuovo presente. In questo modo il secondo elemento<br />

della duo-unità stesso si scinde in due, incorporando una nuova duo-unità<br />

nella vecchia. Si arriva così al 3, poi al 4 e così via, fino ad ottenere i numeri<br />

naturali.<br />

È proprio l’intuizione che questo processo può essere iterato a dar<br />

luogo al primo ordinale infinito ω; ma quest’infinità deve essere pensata come<br />

potenziale, non come attuale.<br />

Nella sua tesi del 1907, Brouwer era stato chiaro sul fatto che la duo-unità<br />

permette la costruzione non solo dei naturali (quindi del discreto), ma anche<br />

del continuo, che è, secondo lui, ciò che “sta tra” i due elementi della duo-unità:<br />

è l’astrazione del tempo che scorre tra “passato” e “presente”. Per costruirlo<br />

però non sono sufficienti due elementi, così Brouwer introduce le sequenze di<br />

scelta e le specie.<br />

Una sequenza di scelta è una sequenza potenzialmente infinita di oggetti matematici,<br />

scelti uno dopo l’altro dal soggetto che crea (anche le sequenze stesse<br />

secondo Brouwer sono oggetti matematici). Supponiamo di avere a disposizione<br />

una collezione di oggetti matematici, ad esempio i numeri naturali.<br />

Scegliendone un certo numero (reinserendo nella collezione quello scelto ogni<br />

volta) otterremo ad esempio: 33, 4, 5, 33, 8. Pensando che la sequenza che<br />

stiamo costuendo è potenzialmente infinita otteniamo una sequenza di scelta,<br />

di cui il segmento iniziale è la parte finita che abbiamo portato ad esempio.<br />

Anche se in realtà non possiamo fare un numero infinito di scelte, possiamo<br />

sempre estendere un segmento iniziale facendo ulteriori scelte. Brouwer distinse<br />

diversi tipi di sequenze di scelta: il soggetto è libero nelle sue scelte, dunque<br />

è anche libero di porvi delle restrizioni, creando delle “lawlike choise sequences”,<br />

oppure di proibire tali restrizioni, creando le “lawless choise sequences”.<br />

Questi tipi di sequenze sono solo gli estremi di una grande varietà di sequenze<br />

di scelta, che in generale possiamo esprimere come una successione di enti<br />

matematici (ni) ciascuno dei quali soggetto alle restrizioni (in numero finito)<br />

R i 1 , Ri 2 , ...Ri ki : (ni, R i 1 , Ri 2 , ...Ri ki )i∈N. Si noti che gli oggetti della matematica<br />

classica hanno proprietà indipendenti dai soggetti e sono statici, a differenza<br />

delle sequenze di scelta, che oltre a dipendere chiaramente dal soggetto e dalle<br />

sue scelte cambiano anche nel tempo.<br />

Assieme alle sequenze di scelta Brouwer introdusse la nozione di specie, che<br />

corrisponde più o meno all’idea di insieme di Cantor, essendo una collezione<br />

di sequenze di scelta. Tuttavia, un’importante differenza tra specie e insiemi<br />

cantoriani è che le specie non possono essere identificate con i loro elementi:<br />

insiemi definiti in maniera diversa ma con gli stessi elementi sono considerati<br />

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