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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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euclidee. Egli le aveva già costruite, ma evidentemente occorreva ancora qualcosa<br />

di più, oltre che un altro po’ di tempo, per poter accettare una così grande<br />

scoperta.<br />

15.3 Le geometrie non-euclidee<br />

Il primo a cominciare a credere che il V postulato fosse indipendente fu<br />

Gauss (1777-1855). Sembra che già da quindicenne avesse tentato di dimostrare<br />

il V postulato, convincendosi ben presto di poter costruire una geometria<br />

coerente con la negazione di tale postulato. Successivamente però abbandonò<br />

questa strada, probabilmente influenzato dalla convinzione secondo cui il V<br />

postulato doveva essere necessariamente vero, la quale regnava sovrana negli<br />

ambienti matematici dell’epoca. In una lettera del 1799 da lui scritta ad un<br />

altro matematico ad esempio scrisse: “[...]i miei lavori sono già molto avanzati;<br />

ma la via nella quale sono entrato non conduce al fine che si cerca, [...],<br />

ma conduce piuttosto a mettere in dubbio l’esattezza della geometria.[...]”.<br />

Solamente molti anni dopo, a partire dal 1813, ricominciò ad affiorare in lui il<br />

desiderio di ricerca di una geometria non-euclidea.<br />

Tutto ciò che conosciamo di questi studi e riflessioni deriva dalla corrispondenza<br />

che egli intratteneva con compagni di studi e matematici illustri: Gauss<br />

infatti non volle mai pubblicare nulla a riguardo, preoccupato in parte di ciò<br />

che avrebbero suscitato le sue teorie in un mondo non ancora pronto.<br />

Indicativo di questo è ad esempio il fatto che egli intrattene una corrispondenza<br />

con Ferdinand Karl Schweikart (1780-1859), in cui è lo stesso Schweikart,<br />

giurista e non matematico, nel 1818, a sostenere che “esistono due tipi<br />

di geometria - una geometria in senso ristretto, la euclidea; ed una seconda<br />

geometria astrale”, in cui i triangoli “hanno la proprietà che la somma dei loro<br />

tre angoli non è uguale a due angoli retti” ed “è tanto più piccola quanto più<br />

è grande l’area del triangolo”.<br />

Schweikart aveva approfondito ulteriormente gli studi che riguardavamo la geometria<br />

astrale, arrivando ad affermare che: “l’altezza di un triangolo rettangolo<br />

isoscele, pur crescendo al crescere dei lati, tuttavia non può superare un certo<br />

segmento”, che egli aveva chiamato costante, e che tale proprietà valeva anche<br />

nella geometria euclidea, dove tale costante era infinitamente grande.<br />

Gauss, che all’epoca aveva già maturato completamente le sue idee riguardo<br />

alla geometria anti-euclidea, come lui la chiamava, era rimasto colpito dalla<br />

conversazione e aveva esortato il giurista a proseguire con i suoi studi. Così<br />

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