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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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dei numeri naturali. Tutti gli altri numeri (negativi, razionali,irrazionali, complessi)<br />

si dovevano definire mediante i naturali e le loro proprietà andavano<br />

ricondotte all’aritmetica elementare. Ora i numeri razionali erano già stati<br />

ben definiti a partire dai naturali ed erano ben utilizzabili. Per estendere<br />

tale costruzione e definire i numeri reali, si poteva dunque partire dai razionali.<br />

Vediamo ora nel dettaglio la costruzione fatta da Cantor. Cantor definì A<br />

il dominio dei numeri razionali compreso lo zero. Si noti che la teoria parte<br />

dai numeri razionali, intesi come dati.<br />

Fornisce la seguente definizione<br />

Definizione 27 (Sucessione fondamentale). Sia a1, a2, ..., an, ... una successione<br />

di numeri razionali. Tale successione è detta “successione fondamentale”<br />

se esiste un intero N tale che per ogni razionale positivo ε si ha |an+m−an| < ε<br />

per ogni m intero positivo e per ogni intero n ≥ N<br />

Data tale definizione, Cantor scrive: “Esprimo tale proprietà della successione<br />

a1, a2, ..., an, ... con queste parole “Tale successione ha un limite b<br />

determinato”. Per il momento queste parole non hanno altro senso se non<br />

quello di esprimere questa proprietà della successione: ad essa associamo un<br />

apposito segno b. Date successioni distinte di questo tipo, si dovranno introdurre<br />

segni b, b’, b”,... distinti”.<br />

Egli afferma cioè che, se la successione {an} soddisfa a questa condizione allora<br />

essa ha un limite determinato b. Egli sottolinea come a questo punto del<br />

lavoro le dette parole servono esclusivamente ad enunciare una proprietà delle<br />

sucessioni fondamentali imposta loro, ovvero a far capire che ad ogni siffatta<br />

successione {an} è associato uno speciale simbolo [Zeichen] b. L’insieme di tali<br />

b costituisce il dominio B.<br />

Cantor procede allora fornendo le seguenti definizioni.<br />

Definizione 28 (Relazioni d’ordine). Se {an} è associata con b, {a ′ n} è associata<br />

con b ′ , allora se per ogni ε > 0 esiste un intero N tale che per ogni<br />

intero n > N si ha<br />

(i) an − a ′ m < ε si può dire che b è uguale a b ′ ;<br />

(ii) an − a ′ m < −ε si può dire che b è minore di b ′ ;<br />

(iii) an − a ′ m > ε si può dire che b è maggiore di b ′ .<br />

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