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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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In questo modo si vede che il Paradosso di Russell non ha più senso.<br />

In realtà, per evitare la formazione di frasi impredicative sarà necessaria<br />

un’ulteriore suddivisione dell’universo. Ogni tipo viene suddiviso in ordini<br />

perché oggetti dello stesso tipo possono avere ordini diversi a seconda delle<br />

espressioni definitorie che li individuano. La divisione in ordine viene quindi<br />

effettuata in base al grado di complessità delle definizioni con cui l’insieme è<br />

stato introdotto. Per esempio, se per definire un insieme x si fa riferimento<br />

ai tipi il cui ordine massimo è n, allora x apparterrà a un tipo il cui ordine è<br />

n + 1.<br />

Per semplicità mostro di seguito la costruzione della suddivisione in ordini<br />

delle proposizioni.<br />

Gli individui costituiscono i termini delle proposizioni elementari, quelle<br />

cioè, che non contengono variabili vincolate. Le proposizioni elementari, insieme<br />

a quelle che contengono solo individui come variabili apparenti, le chiamiamo<br />

proposizioni del primo ordine. Queste formano il secondo tipo logico.<br />

Possiamo allora formare proposizioni nelle quali occorrono, come variabili, proposizioni<br />

del primo ordine, formando così le proposizioni del secondo ordine<br />

che formeranno insieme il terzo tipo logico, .... E così via.<br />

Mentre la distinzione in tipi ci informa circa il livello dell’universo stratificato<br />

in cui si trova un dato oggetto, la suddivisione in ordini ci dice come è<br />

stato possibile raggiungere quel dato oggetto.<br />

La teoria che viene fuori dalla suddivisione in tipi ed in ordini viene chiamata<br />

Teoria dei Tipi ramificati per distinguerla dalla teoria dei tipi semplici<br />

nella quale non compare la distinzione in ordini.<br />

17.4.3 Gli assiomi<br />

Con l’ausilio dei tipi ramificati si evitano effettivamente le antinomie, però<br />

dall’altra parte, si ha che alcuni teoremi importanti non sono più suscettibili di<br />

dimostrazione nel loro nuovo contesto perché il quantificatore universale sarà<br />

sempre relativizzato a un tipo e a un ordine.<br />

Come scrisse Casari:<br />

la difficoltà si traduce ora nell’esistenza di numeri reali di ordini diversi<br />

e ... nell’impossibilità in generale di trattare con sufficiente libertà gli<br />

insiemi di numeri reali. Più particolarmente, non si potrà mai parlare di<br />

tutti i reali che soddisfano ad una certa condizione ma sempre e soltanto<br />

di tutti i reali di un dato ordine che soddisfano a quella condizione.<br />

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