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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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• Si consideri un insieme ben definito M con la potenza della classe numerica<br />

(II) e sia M’ un suo qualsiasi sottoinsieme infinito; o la classe M’ può<br />

essere pensata sotto forma di successione semplicemente infinita, oppure<br />

è possibile rappresentare biunivocamente l’uno sull’altro i due insiemi M<br />

e M’.<br />

• Si consideri un insieme ben definito M della seconda potenza, un sottoinsieme<br />

M’ di M e un sottoinsieme M” di M’ tali che M” sia rappresentabile<br />

biunivocamente su M e M’ sia rappresentabile biunivocamente<br />

su M; allora M’ è rappresentabile biunivocamente anche su M”.<br />

12.8.2 Relazione tra ordinali e cardinali<br />

La relazione che sussiste tra queste due tipologie di numeri è completamente<br />

diversa a seconda che si parli di insiemi finiti o infiniti. Nei Beiträge<br />

Cantor chiama insiemi finiti gli insiemi che hanno un numero cardinale finito;<br />

tutti gli altri transfiniti.<br />

Consideriamo il caso di insiemi finiti; in questa situazione gli interi positivi<br />

hanno la duplice natura di cardinale e ordinale. Il primo deve essere inteso<br />

come ‘quanti elementi ci sono nell’insieme’, il secondo invece come ‘quali posti<br />

dell’insieme sono coperti’. Ad esempio, se un insieme M ha 100 elementi ordinati<br />

in un modo dato, uno di essi sarà primo, uno il secondo e così via fino al<br />

centesimo; dopo di che sarà sempre possibilie cambiarli di posizione, ma anche<br />

col nuovo ordinamento le posizioni da essi occupate andranno dalla prima alla<br />

centesima.<br />

Nell’infinito invece una trasposizione può modificare sia il posto degli elementi<br />

che il numero ordinale associato all’insieme di partenza. Ad esempio,<br />

consideriamo la successione:<br />

a1, a2, a3, ... (12.16)<br />

Supponiamo ora di riordinarla considerando prima tutti gli elementi con indice<br />

dispari e poi con quello pari; otteniamo così la successione:<br />

a1, a3, ....; a2, a4, ... (12.17)<br />

Quindi la (12.17) è formata da due successioni infinite, poste una dopo l’altra<br />

e possiamo quidi assegnargli l’ordinale 2ω. La prima invece è un’unica successione<br />

infinita e quindi gli viene associato l’ordinale ω. Abbiamo quindi usato<br />

gli stessi elementi, ma a seconda dell’ordine l’ordinale è cambiato:<br />

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