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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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• possiamo asserire P ∧ Q se e solo se possiamo asserire entrambe P e Q<br />

• possiamo asserire P → Q se e solo se possiamo asserire P e abbiamo una<br />

costruzione che, unita a qualunque costruzione che provi P, porterebbe<br />

automaticamente alla prova di Q<br />

• possiamo asserire P ↔ Q se e solo se possiamo asserire P → Q e Q → P<br />

• possiamo asserire ∀xP(x) se e solo se abbiamo un metodo di costruzione<br />

generale che<br />

• possiamo asserire ∃xP(x) se e solo se siamo effettivamente in grado di<br />

costruire un elemento a tale che valga P(a).<br />

Si noti che dall’interpretazione del condizionale P → Q e della negazione ¬P<br />

discende che per gli intuizionisti non vale la legge della doppia negazione forte<br />

(¬¬P → P). Gli intuizionisti non accettano, cioè, che sia possibile realizzare<br />

la costruzione di P ogni volta che si è in grado di portare a contraddizione<br />

l’ipotesi che la realizzazione di P porti ad una contraddizione. Chiaramente,<br />

il rifiuto del terzo escluso e quello della doppia negazione forte sono tra loro<br />

equivalenti.<br />

Per quanto riguarda il rapporto logica-matematica, Heyting pensava che<br />

la logica fosse subordinata alla matematica. Inizialmente egli era dello stesso<br />

parere di Brouwer, per questo riteneva, come Brouwer, che non avesse senso la<br />

costruzione di un sistema formale della matematica, perché le possibilità del<br />

pensiero superano l’espressività finita del linguaggio.<br />

La sua posizione cambiò per la prima volta nel 1954: egli non considerava<br />

più la logica come espressione della matematica, bensì come una sua parte: la<br />

logica è costituita dai teoremi più generali della matematica.<br />

Nel 1974, infine, Heyting affermò che la logica può essere definita in tre modi:<br />

come regola del linguaggio, come riferimento a una teoria filosofica sul mondo<br />

(quando si parla di verità) e come insieme dei teoremi della matematica. Nei<br />

primi due casi quindi la logica è un’applicazione della matematica, nell’ultimo<br />

una sua parte.<br />

Nonostante questo, nel suo saggio del 1930 Heyting procedette con la formalizzazione<br />

della logica intuizionista. Questo non era in contraddizione con<br />

il suo pensiero, perché egli distingueva due diverse funzioni del metodo assiomatico:<br />

la funzione descrittiva, propria di quei sistemi in cui il metodo<br />

assiomatico non ha lo scopo di fondare una teoria ma solamente di sistematizzare<br />

le conoscenze già ottenute indipendentemente, e la funzione creativa,<br />

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