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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Attualmente scriveremmo questo problema nel modo seguente:<br />

x ≡ r1(mod m1) ≡ r2(mod m2) ≡ r3(mod m3) . . .<br />

e la risoluzione è chiaramente legata al celebre Teorema cinese del resto, la<br />

cui prima testimonianza si trova nel Sunzi suanjing, come abbiamo accennato<br />

all’inizio.<br />

2.2.11 Geometria<br />

All’apparenza la geometria cinese aveva un carattere intuitivo e non dimostrativo<br />

e si preoccupava principalmente di fatti relativi alla misurazione. Non<br />

si sviluppò in effetti una geometria teorica di tipo ipotetico-deduttivo, tale da<br />

formulare le sue dimostrazioni basandosi esclusivamente su assiomi e postulati,<br />

come siamo abituati a concepirla in Europa. Analizzando in profondità alcune<br />

opere ci si rende però conto del fatto che contengono ragionamenti elaborati e<br />

dimostrazioni perfettamente valide, anche se molto diverse dalle dimostrazioni<br />

della geometria euclidea a noi più familiare.<br />

Tra i vari risultati raggiunti dalla geomtria cinese <strong>antica</strong>, ricordiamo il<br />

Teorema di Pitagora che, come abbiamo già accennato, è dimostrato nel libro<br />

più antico, il Chou Pei Suan Ching. Riportiamo una traduzione del testo<br />

originale:<br />

“Dividiamo un rettangolo (diagonalmente) e poniamo che la larghezza<br />

sia di 3 unità e la lunghezza di 4 unità. La diagonale tra i<br />

due angoli risulterà quindi di 5 unità. Ora, dopo aver disegnato un<br />

quadrato su questa diagonale, circoscriviamolo con mezzi rettangoli<br />

come quello che è rimasto fuori in modo da formare una tabella<br />

quadrata. I quattro mezzi rettangoli esterni che misurano 3 unità<br />

di larghezza, 4 di lunghezza e 5 di diagonale, formano in tal modo<br />

due rettangoli di area 24; quindi (quando questa viene sottratta<br />

dalla tabella quadrata di area 49) il rimanente ha un’area di 25<br />

unità. Questo procedimento viene detto raggruppare rettangoli.”<br />

Una differenza tra la dimostrazione euclidea e quella cinese è che per la<br />

dimostrazione euclidea è necessaria una notevole conoscenza delle proprietà<br />

geometriche relative ad aree, angoli e triangoli, mentre la dimostrazione cinese<br />

permette di comprendere facilmente il teorema e di applicarlo a molti problemi<br />

pratici.<br />

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